DALLA REGIONE IL VIA LIBERA AI MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI DI MONTAGNA. “È UN LIBERI TUTTI ELETTORALE?”



Egregio Direttore, nei giorni scorsi il consiglio regionale della Lombardia ha “allargato” la competenza dei comuni in materia di regolamentazione della cosiddetta “penetrazione motorizzata del territorio” estendendo la possibilità di accedere ai mezzi motorizzati anche a mulattiere e sentieri: fino al recente passato, invece, i comuni potevano autorizzare l’accesso alle sole strade agrosilvopastorali.

Avendo fatto il sindaco anche se in tempi ormai lontani mi fa sempre piacere quando apprendo che vengono dati agli amministratori comunali nuovi strumenti per gestire al meglio il proprio territorio: certamente bisognerà vedere in che modo sarà utilizzato questo strumento e soprattutto quali scelte faranno i nostri sindaci.

I proponenti assicurano e affermano che nessuno conosce il proprio territorio meglio dei sindaci e pertanto sono loro che possono dare risposte alle esigenze di chi vive tutto l’anno in montagna ma, se questa è la regola aurea, esistono purtroppo anche le immancabili eccezioni e dunque chi tiene all’integrità e alla conservazione del Creato farà bene a tenere gli occhi aperti anzi spalancati perché c’è sempre chi non disdegna di allargarsi un po’ e anche di più, rischiando di far danni gravi e non più recuperabili all’Ambiente in cui tutti viviamo.

Gli stessi proponenti, manco dirlo e anche in questo caso, attribuiscono alla norma i soliti poteri taumaturgici già utilizzati in favore delle annunciate e, dalle nostre parti, mai realizzate politiche turistiche e sportive che soprattutto in campagna elettorale tornano puntualmente ad aleggiare con disinvoltura sugli stessi territori che da tempo immemore attendono infrastrutture degne di questo nome e non altri alibi per consentire nuove scappatoie non certo favorevoli all’Ambiente. Nell’emendamento approvato in consiglio regionale si parla, infatti, di “strategie” di accesso ai territori: con questa modifica sarà infatti consentito alle amministrazioni locali di autorizzare il transito a ogni mezzo meccanico riservandogli una specifica tipologia di percorso, cioè strada agrosilvopastorale, mulattiera o sentiero.

Staremo a vedere quali saranno le scelte dei nostri amministratori in ogni singola municipalità ma anche in Comunità Montana che potrebbe o meglio dovrebbe creare un “tavolo” per disciplinare la materia, come era stato fatto in passato anche per quanto riguardava la regolamentazione delle strade agrosilvopastorali: non si deve sottovalutare il problema perché tale diventerà se con questa nuova norma dovesse passare il deleterio messaggio del “liberi tutti”.

L’accesso motorizzato alle Terre alte dovrà invece continuare ad essere limitato e valutato attentamente oltre che regolamentato nel modo il più omogeneo possibile sul territorio di competenza, Parco della Grigna Settentrionale in primis.

 

Claudio Baruffaldi

 

 

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