Spett. redazione di Valsassina News,
Sono un cittadino di Introbio e ho seguito la “querelle” apparsa sul vostro giornale il 7 novembre scorso sulla questione della festa di S. Uberto celebrata con una messa in chiesa a Barzio ove si sarebbero anche “benedetti i cacciatori”.
Voglio segnalarvi la evidente contraddizione tra questa festa di “S. Uberto” (sconosciuta ai più ma soprattutto sconosciuta ai cittadini di Barzio) e la festa di S. Antonio Abate (Patrono di Introbio).
La palese contraddizione dell’evidente “cantonata” sta nel fatto che forse non si è ricordato che il 17 gennaio 2023 a Introbio, Don Marco, nel festeggiare il Patrono S. Antonio Abate, ha benedetto gli animali (consuetudine secolare questa a Introbio, e che perdura anche se l’economia della valle non è più contadina) come dimostrano le fotografie qui sotto pubblicate nello scorso gennaio in occasione di questa celebrazione.
Preciso che non sono né animalista, né cacciatore. Sono un semplice cittadino che si è permesso di evidenziare questa contraddizione. Poi sul comportamento e scelte che fanno i Sacerdoti ne prendono atto i fedeli o, gli ex fedeli.
Lettera firmata
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