SOCCORSO ALPINO, LA REPLICA ALLA LETTERA SU VN DEL VALSASSINESE PLATI. “CONSIDERAZIONI PERSONALI, MA SU QUESTIONI IMPORTANTI”



L’autore della lettera, Graziano Plati

Nei giorni scorsi, alcune testate giornalistiche [per prima la nostra, Ndr] hanno pubblicato una lettera, inviata da un nostro volontario, che esprimeva preoccupazione rispetto alle modalità con cui vengono attivati i soccorsi. Si tratta di considerazioni a titolo personale, che comunque sollevano alcune questioni importanti, alle quali stiamo lavorando da tempo, per correggere a monte le procedure di attivazione dei soccorsi e per trovare una soluzione che tuteli al massimo sia i nostri volontari, sia le persone da soccorrere.

Un intervento può essere molto complesso e i modelli tuttora utilizzati, che sono dei veri e propri algoritmi (processi con un certo numero di regole e di operazioni da eseguire), possono a volte non rispondere nel modo migliore. Esiste una normativa che definisce l’operatività del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico: la legge n. 126/2020, che modifica la precedente n. 74/2001, dice che le mansioni specifiche del Cnsas sono il soccorso degli infortunati, dei pericolanti, dei soggetti in imminente pericolo di vita e a rischio di evoluzione sanitaria, la ricerca e al soccorso dei dispersi e il recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale.

Come però spesso accade, la normativa lascia spazio a interpretazioni: per esempio, il termine “impervio” è generico e arbitrario, applicabile a contesti differenti. La legge (art. 1) dice anche che “… Restano ferme le competenze e le attività svolte da altre amministrazioni o organizzazioni operanti allo stesso fine; nel caso di intervento di squadre appartenenti a diversi enti ed organizzazioni, la funzione di coordinamento e direzione delle operazioni è assunta dal responsabile del CNSAS”.

A noi competono gli interventi tecnico – sanitari, perché i nostri soccorritori sono tutti certificati per svolgere questo tipo di attività. Già in queste ore ci sono stati dei confronti per analizzare la dinamica di attivazione e sono emerse alcune considerazioni che saranno poi utili sui futuri tavoli tecnici. A fine mese sono in programma degli incontri con le realtà interessate per trovare e introdurre variabili specifiche, che mettano in chiaro competenze e ambiti d’intervento di ciascuno.

Luca Vitali
Presidente Cnsas Lombardo

LA LETTERA ALL’ORIGINE DELLA REPLICA:

SOCCORSI IN QUOTA: TENTENNAMENTI E RITARDI, TRAGEDIE SFIORATE. GRIDO DALL’INTERNO: “NON CI STO AD ASPETTARE IL MORTO”

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

DROGA IN VALLE, SUFFICIENTE LA RETATA IN ALTOPIANO?

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