ALBERGHIERO. “PIZZE E CASARI RISOLLEVERANNO LA SCUOLA?” LE PREOCCUPAZIONI DELL’EX PRESIDENTE NUNZIO MARCELLI



Rinnovo i miei sinceri auguri di buon lavoro al CDA di APAF e facendo seguito alla recente lettura di alcuni articoli che riguardano il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Casargo e il Didaktico, al sottoscritto sono balzati alla mente i seguenti fatti:

A) il 12 febbraio 2022 chiedevo pubblicamente: “dove sta andando la scuola alberghiera di Casargo ?”;

B) il 30 marzo 2022 ricevevo -in nome e per conto del CDA e del direttore di Apaf- una diffida da parte di una avvocata di Lecco in cui si asseriva che il sottoscritto aveva espresso “opinioni esorbitanti lesive della reputazione dei sopracitati rispetto il diritto di critica’.

C) Dopo una sintetica risposta alla diffida, manifestavo ulteriori preoccupazioni in merito alla situazione del CFPA; dopo le dimissioni del CDA del settembre 2022, dimissioni che hanno anticipato la due diligence del novembre 2022; dopo l’utilizzo di tanti soldi dei contribuenti (più o meno 1.500.000 € S. E. & O.) per coprire le perdite di 4 esercizi su 6, comprensivi degli ultimi 234.000 € recentemente deliberati dal consiglio provinciale (100 mila € per le bollette e altro , 84 mila € per le perdite del Didaktico e altri 50.000 € “a sostegno delle attività”) al fine di raggiungere il pareggio di bilancio per l’anno 2023; dopo la drammatica perdita di iscritti (circa 120 alunni a fronte di una forte richiesta del territorio di personale qualificato), di collaboratori, di validissimi dipendenti rispetto il quinquennio precedente e di Ciro Vitiello, super “executive chef”, docente e figura molto importante per il CFPA; dopo la vicenda del Didaktico (un sogno per qualcuno trasformatosi in cruda/pesante realtà per altri, “non economicamente sostenibile” a detta dello stesso Presidente del CDA Silverij) che ha registrato nei 22/24 mesi di operatività un disavanzo di 287.106,87 € e l’utilizzo di risorse di Apaf per 143 mila € per l’avviamento a fronte di una “offerta/saldo ” di 35 mila € per la chiusura del contratto.

Ciò premesso, alla luce del consistente utilizzo di denari pubblici che mi concede di continuare a esercitare il diritto di critica e di esprimere opinioni personali, il sottoscritto, oltre all’augurio di buon lavoro al Presidente Silverij e al CDA, non può esimersi dal manifestare ulteriori e più aggiornate riflessioni oltre alla domanda:

I) le antiche precedenti “eccellenze” del CFPA possono realmente esser recuperate con i corsi sia per per scoprire i segreti della pizza sia per gestire gli allevamenti sia per diventar casaro (così ho letto)?

II) Totalmente fondate risultano essere le preoccupazioni sul futuro della scuola alberghiera di Casargo evidenziate anche da alcuni consiglieri provinciali (e per questo dobbiamo affidarci alle capacità e al buon lavoro del CDA) e la chiosa dell’autore del significativo articolo del 28 ottobre quando esprime un suo parere in merito al “DidaKtico stracotto e malcucinato e – gli imprenditori visionari -”.

III) come addizionale risposta alla diffida della avvocata, fatta a nome e per conto dei sopracitati, mi permetto di citare il breve passo dantesco: “un bel tacer non fu mai scritto”.

IV) Senza ledere la reputazione di chicchessia, ho già avuto modo di sottolineare come l’art. 14 comma 1 dello statuto di APAF recita che “Il direttore ha la responsabilità legale e gestionale dell’Agenzia provinciale” e proseguendo nella lettura sino al comma 11, le competenze, responsabilità e obblighi sono ben esplicitati.

V) Appare altresì incontrovertibile che la politica dell’amministrazione provinciale, almeno dal 2020, procede secondo norme/regole del tutto “speciali” ponendo a carico dei contribuenti il risanamento del deficit di bilancio evitando di individuare le responsabilità di chi ha generato tale deficit.

Il direttore Cimino, il presidente Silverij e lo chef Vitiello

VI) Sommessamente chiedo se -dopo il 2018- il Consiglio provinciale abbia cassato/modificato oppure se è ancora vigente il protocollo di intesa del novembre 2017 sollecitato e voluto dall’allora minoranza provinciale (con l’attuale delegato di APAF e l’attuale sindaco di Casargo), sottoscritto dal presidente e dal direttore di Confcommercio Peccati/Riva, dal presidente e dal direttore di APAF Marcelli/Cimino, approvato dal consiglio provinciale teso a stabilire nuovi criteri/regole/accorgimenti per regolamentare/limitare “la concorrenza” del CFPA nei confronti degli operatori del territorio es: eventi e ricorrenze per gruppi e associazioni con più di 40 persone; catering istituzionali e di enti pubblici a prezzi di mercato; manifestazioni in rete e coinvolgemento a rotazione degli operatori alberghieri/ristorativi del territorio con la messa a disposizione della struttura e le attrezzature di cucina e di sala da parte del CFPA; banchetti, matrimoni e catering per privati con più di 150 persone …ecc. Se tale protocollo risultasse ancora operativo, non si puo’ fare a meno di verificare che – dal 2018 alla data odierna – il delegato Apaf provinciale e il direttore abbiano provveduto a vigilare (e lo facciano tuttora) sul rispetto dei punti cruciali del protocollo stesso, escludendosi l’ipotesi che il CFPA abbia fatto e faccia ancora quella “concorrenza sleale” invocata da qualcuno e riportata a suo tempo da taluni autorevoli mezzi di informazione locali.

Nunzio Marcelli
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Apaf 2015-2018

 

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