VALSASSINA – Nuova puntata della rubrica di VN dedicata al mondo degli animali – in particolare (ma non solo) quelli che ci sono più vicini e fanno proprio parte delle nostre famiglie. RACCONTI BESTIALI è uno spazio quindicinale che ogni due settimane ci accompagna alla scoperta dei nostri amati cani, gatti e altre creature da comprendere per apprezzarle al meglio. A cura delle veterinarie Rosa Gorio ed Elisabetta Mariani.
RACCONTI BESTIALI – La vita delle api
Le api sono insetti straordinari che svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema. La loro vita è caratterizzata da un’organizzazione sociale complessa, in cui ogni individuo ha un compito specifico. Per comprendere meglio questi insetti, è importante rispondere a domande comuni come quante zampe ha l’ape e come sono fatte le api, in questo articolo daremo delle informazioni su questo bellissimo insetto.
In Italia, una delle specie più diffuse è l’Apis mellifera ligustica, conosciuta anche come “ape italiana”. Questa sottospecie è apprezzata per la sua docilità, l’elevata produttività e l’ottima capacità di adattamento a diversi ambienti.
Il suo colore è giallo-dorato, con bande nere sull’addome. Ha un’ottima capacità di bottinamento,( processo di raccolta di nettare e polline dai fiori) il che la rende una delle migliori api per la produzione di miele. Ha un’elevata resistenza alle malattie rispetto ad altre sottospecie.
Le api appartengono alla famiglia degli Imenotteri e presentano un corpo suddiviso in tre parti principali: capo, torace e addome. Tra le caratteristiche distintive vi sono le zampe posteriori, fondamentali per la raccolta del polline. Ogni ape possiede tre paia di zampe, quindi per chi si chiede quante zampe ha l’ape, la risposta è sei.
Il capo dell’ape ospita organi fondamentali come gli occhi composti, che permettono di percepire i movimenti e i colori, e le antenne, che sono ricche di recettori sensoriali per l’olfatto e il tatto. Sul capo sono presenti anche le ghiandole mandibolari, che producono sostanze utili per la colonia.
Il torace è la parte del corpo che contiene i muscoli necessari per il volo e il movimento delle zampe. Qui si trovano le ali e le zampe. Le ali dell’ape sono due paia e permettono all’insetto di compiere spostamenti rapidi ed efficienti.
L’addome ospita gli organi digestivi, l’apparato riproduttivo e la ghiandola velenifera. Le api operaie possiedono un pungiglione, utilizzato come sistema di difesa della colonia.
Le api hanno sei zampe divise in tre paia: anteriori, mediane e posteriori. Ogni paio di zampe ha una funzione specifica:
Zampe anteriori: Vengono utilizzate per pulire le antenne e mantenere la pulizia del corpo.
Zampe mediane: Aiutano nel movimento e nella manipolazione di piccoli oggetti all’interno dell’alveare.
Zampe posteriori: Sono dotate di strutture specializzate chiamate “cestelle del polline”, utilizzate per il trasporto del polline raccolto durante il bottinamento.
Le zampe posteriori delle api operaie hanno delle setole rigide che formano un vero e proprio cestino naturale per la raccolta del polline. Questo polline viene poi trasportato all’alveare e utilizzato per la nutrizione delle larve e della regina.
Le api hanno anche un apparato boccale altamente specializzato, dotato di una lunga ligula che consente loro di succhiare il nettare dai fiori. Questo nettare viene poi lavorato e trasformato in miele attraverso un processo enzimatico all’interno dell’alveare.
La vita delle api si svolge all’interno di una colonia ben organizzata, composta da tre caste principali:
Ape regina: è l’unica femmina fertile della colonia. Il suo compito principale è deporre le uova, arrivando a produrre fino a diverse uova al giorno.
Api operaie: svolgono numerosi compiti, tra cui la raccolta del nettare, la difesa dell’alveare e la cura della prole.
Fuchi: sono i maschi della colonia e il loro scopo principale è partecipare al volo nuziale con la regina.
L’ ape operaia, che rappresenta la maggior parte della colonia, svolge compiti diversi in base alla sua età. Nei primi giorni di vita si occupano della pulizia dell’alveare, successivamente producono la pappa reale e si prendono cura delle larve. Più avanti nella loro vita, diventano bottinatrici e si dedicano alla raccolta del polline e alla raccolta del nettare.
La comunicazione tra le altre api avviene attraverso segnali chimici e danze. Un esempio classico è la danza dell’ape bottinatrice, che informa le compagne sulla posizione e la qualità delle fonti di cibo. Le api usano anche feromoni per regolare il comportamento della colonia, mantenere l’ordine e coordinare le attività quotidiane.
Le api operaie vivono generalmente tra 30 e 60 giorni, con ruoli che cambiano nel tempo: nei primi giorni di vita, si occupano della pulizia delle celle e della nutrizione delle larve. Successivamente, producono cera e costruiscono nuove celle. In età adulta, escono dall’alveare per il bottinamento, raccogliendo nettare e polline.
Le api bottinatrici sono fondamentali per il mantenimento della colonia, in quanto garantiscono il sostentamento dell’intero alveare.
L’ape regina è l’elemento centrale della colonia. Il suo ciclo riproduttivo inizia con la deposizione delle uova in celle apposite. Quando è necessario allevare una nuova regina, le api costruiscono una cella reale, dove l’ape in sviluppo viene nutrita esclusivamente con pappa reale.
Durante il volo nuziale, l’ape regina si accoppia con diversi fuchi, accumulando il seme necessario per deporre le uova per il resto della sua vita. Le uova fecondate danno origine alle api operaie, mentre quelle non fecondate generano fuchi.
Le api si dedicano al bottinamento, ovvero la raccolta del nettare e del polline dai fiori. Una volta raccolto, il nettare viene riportato all’alveare, dove subisce un processo di trasformazione chimica grazie agli enzimi prodotti dalle api. Attraverso questo processo, il nettare viene trasformato in miele, che funge da riserva energetica per la colonia.
Il polline raccolto viene utilizzato come fonte proteica, mentre il miele viene immagazzinato nelle celle dell’alveare e sigillato con uno strato di cera. Questo garantisce alle api una fonte di cibo anche nei periodi di scarsità.
Le api non sono solo produttrici di miele, ma svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione. Grazie al loro instancabile lavoro, contribuiscono alla riproduzione di molte specie vegetali, garantendo la biodiversità e la produzione agricola. Proteggere la vita delle api è quindi fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema.
Dr.ssa Elisabetta Mariani
Presentazione delle nostre professionalità
Eccoci qui! Come quando si entra in una casa nuova sono d’obbligo le presentazioni: siamo le dottoresse Rosa Gorio, medico veterinario esperto in comportamento ed Elisabetta Mariani, biologa con indirizzo fisiologico etologico.
Entrambe siamo educatori cinofili con approccio cognitivo zooantropologico e ci occupiamo prevalentemente di cani, ma non solo.
Questa rubrica vuole raccontarvi delle curiosità sul mondo dell’animalità, ma anche sfatare miti e false credenze sulle creature grandi e piccole che popolano il nostro mondo, in particolare il nostro territorio valsassinese.
Non siamo “autoctone”, ma abbiamo scelto di vivere in Valsassina con le nostre famiglie, quindi ci perdonerete se parliamo di questo territorio come anche un po’ nostro: questa valle ci ha adottato e fatto sentire parte di questa comunità. La nostra formazione parte dall’Università perché entrambe abbiamo scelto delle facoltà che hanno come obiettivo lo studio del mondo animale e del suo benessere, pertanto il nostro percorso si è sempre arricchito di stages e specializzazioni che ci hanno portato ad avviare delle professioni con questi tipi di indirizzo.
Siamo unite, oltre che da un’amicizia decennale, anche dalla passione per la pedagogia, l’etologia e la comunicazione nel mondo animale. Il nostro approccio si differenzia dal metodo addestrativo in quanto tiene conto del mondo sistemico e del gruppo sociale a cui appartiene quell’animale, quindi per noi le modalità di intervento sono di carattere multidisciplinare.
Ci piace sognare e, in collaborazione con ATS Monza Brianza, abbiamo avviato delle serate per il conseguimento del “patentino per proprietari di cani” in modo da fornire più informazioni possibili, sostenute da persone qualificate, per fare cultura in ambito cinofilo, ma non solo. Grazie a questa opportunità, potremo arrivare a più persone e fare conoscere questo mondo e questo approccio che caratterizza le nostre professionalità e il nostro sguardo sul mondo.
Vi aspettiamo!
 
Dr.ssa Elisabetta Mariani
Biologa e Formatrice
Istruttrice cinofila
con approccio CZ
Dr.ssa Rosa Gorio
Medico Veterinario esperto in comportamento
Educatore cinofilo con approccio CZ


			



