MOGGIO – Arriva la risposta del sindaco di Moggio Andrea Corti allo sfogo di Paola Pagliari la quale si è sentita trattata da appestata ricevendo l’invito del primo cittadino a non raggiungere la seconda casa valsassinese. Attivista della destra lecchese, Pagliari è stata anche in consiglio comunale per tre mandati.
Gentile dott.ssa Pagliari, sono con la presente a darLe riscontro in merito alla Sua missiva di oggi. Mi perdonerà la brevità della nota ma purtroppo, in questo momento di difficoltà, la gestione dell’emergenza occupa molto del tempo di noi Sindaci.
Nella Sua lettera fa riferimento all’avviso dei comuni di Barzio, Cassina, Cremeno e Moggio, trasmesso per tramite degli amministratori di condominio ai proprietari di appartamenti del territorio, nel quale si fa memoria, in vista del prossimo ponte pasquale, delle restrizioni vigenti sui movimenti delle persone e richiama le attività di presidio che stiamo doverosamente mettendo in atto, in applicazione delle direttive vigenti, a tutela della salute pubblica.
Come ben saprà, tali restrizioni sono state emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri e non da noi Sindaci pertanto, in prima battuta, Le faccio presente che il destinatario della Sua è probabilmente errato. L’unica ordinanza attualmente vigente sul territorio a mia firma riguarda la chiusura del cimitero (se non per esigenze contingenti).
Prendo atto della Sua volontà di non voler tornare a Moggio, dove asserisce non esserci “più nulla da parecchio prima che si verificasse questa emergenza sanitaria” e me ne rammarico, soprattutto sapendo che Lei ha rivestito il ruolo di amministratore comunale di questo comune per circa quindici anni, in tempi relativamente recenti. In parte mi rincuora però leggere, poche righe dopo, il Suo rammarico per il “forzato inutilizzo della casa”, segno che è ancora legata al nostro paese.
Credo che la drammaticità della situazione economica legata alla crisi sanitaria sia evidente a tutti: attività produttive e commerciali chiuse, lavoratori dipendenti in cassa integrazione, lavoratori autonomi a casa… e le prospettive per i prossimi mesi non sono certo confortanti. Tutti stiamo subendo la limitazione della libertà di poterci spostare e muovere liberamente e pertanto trovo quanto meno singolare questo Suo sfogo nei miei confronti.
Attualmente non abbiamo indicazioni se e come lo Stato vorrà intervenire sulla tassazione degli immobili. A Moggio, come ben saprà, circa il 73% dell’IMU viene restituita allo Stato per mezzo del Fondo di Solidarietà. Comprenderà bene, anche grazie alla Sua pregressa esperienza di Consigliere Comunale di Moggio, che quel poco che resta è appena sufficiente a garantire i servizi minimi e gli investimenti ormai ridotti all’osso, non per scelta nostra. In questo momento le spese del comune (e le relative fatture) non sono certo sospese: raccolta dei rifiuti, servizi sociali, protezione civile, illuminazione pubblica, personale, manutenzione urgenti…
Da parte nostra, glielo assicuro, cercheremo di mettercela tutta per il rilancio di Moggio, nell’interesse di tutti, anche dei proprietari di seconde case! Il turismo è la nostra risorsa principale e non vediamo l’ora di vedere pieni di villeggianti i nostri monti, le vie di Moggio, il Centro Sportivo, la funivia! Ma in questo momento, purtroppo, la salute pubblica ha la priorità.
Concludo augurandomi di poterla avere ancora tra noi non appena il difficile momento, che stiamo nostro malgrado vivendo, sarà passato (perché queste sono le parole di congedo usate nell’avviso inviato agli Amministratori di condominio e non la versione sintetizzata in modo alquanto sibillino da Lei…).
Cordialmente
Il Sindaco
Andrea Corti
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