LA FIUMETTA E QUEI PROFESSIONISTI “OFFESI” DALLE PAROLE DELL’EX SINDACO

Siamo dei professionisti che frequentano la Valle da parecchio tempo, leggendo il vostro articolo su Barzio riferito alla struttura vicino alla fiumetta apparso nei giorni scorsi, siamo rimasti basiti, ma anche ”offesi” per le dichiarazioni rilasciate dall’ex Sindaco del paese che ha “scaricato sui professionisti” (da lui incaricati) le colpe per la mancata apertura dello stesso palazzetto perché realizzato a minor distanza dal torrente rispetto alle regole che lo stesso comune avrebbe dovuto rispettare.

Tra l’altro frequentando Barzio nell’area del mercato, quest’ultima estate, ci siamo domandati perché questo palazzetto  – all’apparenza finito – non era aperto per ospitare manifestazioni ??

Ci siamo informati ed anche documentati consultando siti internet del Comune e della Regione e abbiamo scoperto che:

  1. Il Comune di Barzio è dotato sin dal 2004 dello strumento che regola il “reticolo minore” che detta le regole per le costruzioni esistenti e quelle da costruire perché queste mantengano la distanza dall’argine dei torrenti. (10 metri)
  2. La fiumetta fa parte di questo “reticolo minore”
  3. Lo studio del reticolo minore è stato redatto da un ufficio specializzato Lecchese nel 2004 con il quale il Presidente della C.M. Canepari, allora Assessore al Comune di Barzio, collaborava.
  4. L’organo di vigilanza per il rispetto delle distanze da tenere dall’argine della fiumetta è lo stesso Comune

In considerazione di quanto sopra, possibile che il vecchio sindaco (Ingegnere) – in compagnia del consigliere di minoranza Fabio Canepari (geometra) – non abbiano visto che il progetto presentato dai professionisti incaricati NON RISPETTAVA LA DISTANZA DEI 10 metri dalla fiumetta?

Ci risulta che:
Il progetto del palazzetto è stato approvato da loro senza tenere conto della distanza di 10 metri che avrebbero dovuto far rispettare.

Alleghiamo una fotografia satellitare della struttura in costruzione che mette a nudo le considerazioni sopra descritte:

Ci sorge una considerazione: la responsabilità di quanto accaduto è solamente di chi ha approvato il progetto e realizzato un’opera pubblica con dispendio di soldi pubblici senza che questa opera possa essere utilizzata e, per poterla utilizzare, occorrerà spostare la fiumetta! Caso più unico che raro, da mandare al Gabibbo!

[Lettera firmata]


SOTTO: l’inaugurazione “elettorale” della tensostruttura barziese.

Non ha portato fortuna all’allora sindaco.

L’ARTICOLO SU VN A CUI RISPONDE LA LETTERA DI OGGI:

BARZIO, CASO FIUMETTA: BATTAIA ACCUSA I TECNICI, FERRARI DÀ LA COLPA A LUI