CASARGO – Una razza antica, autoctona e identitaria: simbolo di resilienza. La Capra Orobica è molto più che un animale da allevamento: è un patrimonio culturale vivente. Le sue origini affondano nelle valli tra Valsassina, Valvarrone e la zona dell’Alto Lago, dove per secoli ha accompagnato la vita delle famiglie di montagna.
Caratterizzata da un mantello lungo e setoso, spesso con riflessi argentati, e dalle corna imponenti che si aprono ad arco, è una razza estremamente rustica, capace di adattarsi ai pascoli più impervi. La sua indole curiosa ma equilibrata la rende ideale per gli ambienti montani, dove svolge un ruolo ecologico fondamentale: pulizia dei pendii, contenimento della vegetazione e mantenimento dei pascoli.
Nonostante la sua storia, la capra orobica è stata per anni a rischio di estinzione, complice l’abbandono della montagna. Solo grazie all’impegno degli allevatori locali e alle associazioni dedicate è stato possibile invertire la rotta, riportando la razza a numeri più confortanti.
Oggi la capra orobica è un simbolo della Valsassina, esempio di tradizione, lavoro e passione tramandata di generazione in generazione. La sua presenza alle fiere locali non è solo una celebrazione, ma un atto di tutela verso un’eredità che appartiene a tutta la comunità.
C.A.M.









