CENTRALI IDROELETTRICHE, LA BATTAGLIA DEI DOCUMENTI SI FA ”ESPLOSIVA”



Importante sottolineare la presenza dell’assessore all’ambiente della Provincia di Lecco Signorelli  e dell’assessore al territorio Bezzi; non ultima molto significativa è stata la presenza dell’architetto Crimella, responsabile dei procedimenti per la valutazione di impatto ambientale. Al proposito i comitati locali hanno ringraziato "i primi cittadini che hanno sottoscritto all’unanimità il documento proposto e non possiamo che apprezzare gli interventi del presidente Denti e dei funzionari della Provincia che hanno sostanzialmente confermato le criticità che si stanno evidenziando nei territori interessati dalle captazioni idroelettriche" (unanimità come detto saltata solo per la mancanza della sottoscrizione da parte di Pietro Andrea Acerboni, che ha invece accennato al progetto di energia eolica con dispiegamento di apposite pale in località Camaggiore).

Particolarmente apprezzato da parte dei comitati e di tutti i presenti è stato poi l’intervento del rappresentante del movimento 5 stelle Fabio Cavallazzi, che ha espresso in maniera chiara quanto sostenuto in questi anni dagli stessi comitati e da Legambiente; si alle rinnovabili ma con criterio privilegiando quindi impianti mini e micro idroelettrici sugli acquedotti o mediante l’utilizzo di viti senza fine ("coclee") che consentono significative produzioni d’energia con un impatto ambientale sostanzialmente nullo. Questa scelta tecnico/politica consentirebbe di ovviare definitivamente ai problemi tipici degli impianti idroelettrici ad acqua fluente quali dissesto idrogeologico, distruzione della fauna ittica e della flora e generale sconvolgimento dell’ambiente montano.

I comitati possono dirsi soddisfatti di un risultato significativo che non deve esaurirsi però in un mero passaggio istituzionale. Proprio per questo e per non far si che si predichi bene ma non si razzoli male i comitati dell’Alta Valle si augurano, e "vigileranno attentamente su questo", che i tecnici e gli uffici della Provincia, competenti per le pratiche di valutazione di impatto ambientale, "dimostrino da subito un’inversione di tendenza che tenga conto, concretamente, di quanto sottoscritto dall’assemblea nella serata di ieri".

In attesa che in Provincia arrivi questo documento, il precedente ("di Casargo", con molte firme di cittadini e diverse di sindaci) oppure entrambi, emerge un particolare che potremmo definire inquietante: il comitato di Premana intende incontrare il Prefetto di Lecco per parlarle di "possibili disordini" che vengono paventati in questo periodo nel territorio interessato da vecchie e nuove centrali idroelettriche.

> IL SECONDO DOCUMENTO SULLE CENTRALI
(firmato venerdì sera da una ventina di sindaci)

 

 

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