PREMANA, SUL FRAINA TUTTI A CASA… ANZI NO, SOLO ALCUNI



PREMANA – “Teatrino” in consiglio comunale: prima l’annuncio di altre dimissioni a catena, con la cancellazione totale della maggioranza che sostiene Nicola Fazzini, lui compreso. Poi mezzo colpo di scena, quando con oltre mezz’ora di ritardo sul consiglio comunale convocato per le 20.30 di questa sera, si presentano in aula il primo cittadino e la consigliera Paola Pomoni, mentre sui banchi dell’opposizione c’è il solo Silvano Bertoldini, ex sindaco.

premana-consiglio-fraina-43Anche nella minoranza, infatti, si registrano due defezioni; in questo caso però “giustificate”. Alla lettura delle motivazioni dell’assenza per ragioni personali dei due consiglieri di Premana Centrodestra Elide Codega e Danilo Gianola scoppiano risate e contestazioni nel numerosissimo pubblico presente.

Ancora più potenti le reazioni degli oltre 150 spettatori, quando Fazzini cerca inutilmente di spiegare quale sia la situazione in seno alla sua ormai inesistente maggioranza.

premana-consiglio-fraina-100Il dato di fatto sicuro è rappresentato dalle dimissioni, sottoscritte singolarmente proprio a pochi minuti dalla seduta da Antonio Gianola, Stefano Ambrosioni e Piero Bertoldini.

E viste le altre tre dimissioni recenti all’interno di Vivere Premana, in aula rimangono dunque solamente tre membri del consiglio (Fazzini, Pomoni e S. Bertoldini), salta così il numero legale e la seduta viene rinviata. A quando, non si sa. Sale l’irritazione del pubblico e da più parti viene chiesta chiarezza sugli sviluppi della situazione, notizie che né il sindaco, né la segretaria comunale Antonella Palermo riescono a fornire.

premana-consiglio-fraina-20Ne segue una sorta di “assedio” con Fazzini, i suoi e la segretaria chiusi in una stanza e protetti dai carabinieri, giunti in forze al municipio premanese.

Una contestazione civile ma decisa, con qualche coro e la richiesta vibrante di avere informazioni precise sulla data del rinvio del consiglio, fino a quando il sindaco non consegna ai manifestanti un foglio (vedi sotto) nel quale garantisce nero su bianco che domani, martedì, non ci sarà alcuna prosecuzione della fallimentare seduta di questa sera.

foglio-fazzini-no-consiglio

Ma non è tutto: la segretaria comunale esce scortata dai carabinieri e tra le urla di decine di contestatori rimasti sul posto. Una serata tesa, come previsto, con colpi di scena ma ancora senza certezze definitive sulla questione al centro di tutto questo caos: evidentemente infatti, all’origine del fuggi-fuggi generale c’è la vicenda della centrale idroelettrica progettata sul torrente Fraina e per la quale stasera si sarebbe dovuto votare in merito al famoso sgravio dell’uso civico. La votazione non c’è stata, i numeri ad oggi sembrano suggerire l’impossibilità di arrivare ad un pronunciamento (con il probabile subentro di un commissario prefettizio che condurrà il paese ad elezioni anticipate), ma il Comitato Salviamo i nostri torrenti e gli alpigiani della Rasga non si fidano e anzi paventano qualche colpo di mano.

La storia infinita della centrale sul Fraina, insomma, non pare essersi conclusa definitivamente.
Scontentando un po’ tutti.

 

 

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