IL MATRIMONIO D’UN PREMANESE E LE FAMIGLIE DI CHI SOCCORRE IN MONTAGNA

MONTICELLO BRIANZA – Un matrimonio in Brianza porta riflessioni su chi si spende in emergenza. A volte non ci si pensa leggendo di cronaca in montagna, spontaneamente si sta con il fiato sospeso per la persona incidentata o dispersa. Difficilmente viene quel brivido verso i soccorritori, certamente esperti e preparati, ma comunque umani di fronte alla forza della natura. A casa c’è sempre una famiglia che sta in pensiero per loro. Se questo discorso vale per chi lo fa per mestiere come i Vigili del Fuoco, i finanzieri, le guide e tutti quelli che alla montagna dedicano ore e destrezza, ciò vale anche per chi da volontario si presta e offre il proprio tempo per addestrarsi ed essere pronto ad agire nel momento del bisogno.

Le famiglie dei soccorritori, i mariti e le mogli che accettano la scelta del/della partner, sono in qualche modo parte del sistema di emergenza, appoggiando e sostenendo chi entra ad essere operatore sul campo nelle emergenze.

Ecco allora che un matrimonio può diventare una festa per l’intera comunità dei soccorritori, come è successo per la Stazione di Valsassina-Valvarrone del Soccorso Alpino, che era presente al matrimonio del proprio ex capo squadra di Premana, quando Antonio Pomoni ha sposato a Monticello Brianza Manuela, giovane insegnante.

A chiudere il comunicato stampa del CNSAS sul momento personale c’è una sottolineatura a tal proposito: “L’augurio alla giovane coppia e un grazie enorme alle famiglie dei nostri volontari, senza le quali non potrebbero avere l’appoggio per continuare a salvare vite e per dedicare tanta parte della loro vita alla comunità”.

N. A.