AUTO ELETTRICHE, LA MANCANZA D’INCENTIVI MANDA IN BESTIA ARTUSI

PRIMALUNA – Solitamente pacato e mai sopra le righe, stavolta il sindaco di Primaluna… “sbrocca”. E lo fa con qualche giorno di ritardo, giacché quanto pubblicato da VN in materia di incentivi per le auto elettriche risale addirittura allo scorso 22 settembre. Dieci giorni per leggere e rileggere quel che ha scritto un lettore – e probabilmente per consultarsi con qualche legale, dato lo stile inconsueto della missiva giunta oggi alla nostra redazione, all’insegna di articoli di legge e con un finalino (“Tanto si doveva”) che lascia attoniti – considerando i rapporti civili che intercorrono da 15 anni tra Mauro Artusi e questa testata giornalistica.

Ecco comunque il testo firmato dal borgomastro e a seguire un paio di riflessioni “editoriali”:

Egregio Direttore,
Le indirizzo la presente con riferimento alla pubblicazione dal titolo “Primaluna fuori dagli incentivi

per auto elettriche, la denuncia”, apparso in data 22.9.2025, firmato con l’acronimo “RedPri”.

In detta pubblicazione si riprende quanto asseritamente “condiviso sui social” da un non meglio specificato “cittadino
di Primaluna” il quale, rilevata l’assenza di Primaluna tra i comuni i cui residenti possono essere astrattamente
beneficiari dei c.d. ecoincentivi governativi per auto elettriche, si chiede – testualmente – “Chissà qual è la
motivazione per cui un paese non debba essere in questa lista? Scelta del Comune?”.

La domanda del vs. affezionato lettore – ed il disappunto nel vedersi escluso dalla platea dei beneficiari – sono
certamente legittimi. Un minimo di approfondimento, tuttavia, avrebbe evitato di adombrare larvate ipotesi di
responsabilità del Comune di Primaluna, per supposta “scelta tecnica, politica, o una semplice dimenticanza”.

Perché non basta pubblicare contributi, occorre anche verificarne l’adeguatezza e la fondatezza.

Alla “richiesta implicita di trasparenza” con cui si chiude la pubblicazione sopra richiamata, rispondiamo dunque
volentieri, con dati ed elementi pubblici, senza alcuna dietrologia.

Le politiche in tema di ecoincentivi sono di competenza del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e la
definizione dei criteri e dei requisiti mediante i quali allocare gli incentivi a fondo perduto previsti nel PNRR, Missione
2, Componente 2, Investimento 4.5 «Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli
elettrici» sono stati definiti con DM 8.8.2025. Tra tali requisiti, accanto a limiti di ISEE, figura l’essere “residente in
un’area urbana funzionale”, definizione non immediata se non per la ristrettissima nicchia di addetti ai lavori.

Una pluralità di organi di stampa nazionale hanno svelato l’arcano sin dal mese di agosto ed una rapida ricerca online
consente di risalire alla fonte, vale a dire l’ISTAT – per scoprire che una “zona urbana funzionale”, definizione
omogenea elaborata dalla Commissione Europea e dall’OCSE, è costituita da una città/city e dalla sua zona di
pendolarismo. La zona di pendolarismo è l’insieme dei comuni contigui nei quali una quota maggiore o uguale al
15% di pendolari (sul totale dei pendolari residenti nel comune) si rechi giornalmente per lavoro nella città/city di
riferimento”.

Primaluna non rispetta quel criterio del 15%, così come altri 69 comuni della Provincia e pertanto – con delusione di
tutti i residenti interessati, inclusi i componenti di questa Amministrazione – i nostri concittadini non hanno i requisiti
per accedere all’incentivo assegnato dal Governo.

Nessuna dimenticanza, nessuna scelta del Comune, dunque, bensì una politica in ambito PNRR attuata direttamente
dal Ministero competente senza richiedere il parere o l’adesione di Primaluna o di uno dei restanti 7.903 Comuni
d’Italia.

Tanto si doveva.

Il Sindaco
Artusi dott. Mauro

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Egregio sig. sindaco,
qualche necessaria spiegazione – augurandoci di chiarire quel che evidentemente Lei ha frainteso nella lettura del nostro articolo:

“Quanto asseritamente “condiviso sui social” da un non meglio specificato “cittadino di Primaluna”
Tolga pure le virgolette: basta aprire Facebook e cercare per trovare la pubblicazione del suo compaesano; ma Le facciamo risparmiare noi il tempo e gli sforzi, dott. Artusi:

Come vede non c’è nulla di “asserito”, bensì una pubblicazione sui famosi social; l’autore si chiama Fabio Cavallazzi e appunto ci risulta risiedere a Primaluna. Una rapida verifica al vostro Ufficio Anagrafe dovrebbe appurare e, speriamo, far comprendere che non si tratta di una nostra invenzione

“Non basta pubblicare contributi, occorre anche verificarne l’adeguatezza e la fondatezza”.
In realtà lo sta facendo lei, come vede (e come sempre) con tutto lo spazio disponibile da parte nostra. 

Infine, RedPri non è “un acronimo” bensì la sigla che sta per Redazione Primaluna.

Tanto si doveva…

VN

 

L’ARTICOLO CHE HA SUSCITATO TANTO SDEGNO:

PRIMALUNA FUORI DAGLI INCENTIVI PER AUTO ELETTRICHE, LA DENUNCIA