UNIONE COMUNI MORTA? MACCHE’: BUSI RILANCIA E PARLA DI POSSIBILI FUSIONI



"Come Presidente dell’Unione dei Comuni – dichiara il sindaco di Parlasco Renato Busi – devo dire che non ho condiviso la decisione dell’uscita dall’Unione di Introbio e, ancor di più, di Taceno (che fra l’altro era entrato da pochi mesi nell’Unione), della cui presenza, viste le competenze del sindaco, speravamo tutti di avere un contributo positivo per meglio affrontare i problemi. Tra l’altro questa decisione di lasciare
l’Unione è avvenuta proprio nel momento in cui lo Stato prevede l’obbligo delle gestioni associate".

Meravigliati di queste scelte? Cos’è successo?

"Avevamo da poco ricostituito l’Assemblea e ci eravamo dati, tutti d’accordo, il compito di capire meglio ed analizzare i problemi, di cui eravamo a conoscenza, per trovare insieme le migliori soluzioni visto anche l’obbligo che la legge ci impone della gestione associata di tutte le funzioni entro la fine dell’anno. Fra le soluzioni ipotizzate c’era anche il superamento dell’Unione, la proposta di fusione magari solo di alcuni Comuni, la convenzione per la gestione delle diverse funzioni e altre ancora".

Come l’avete presa?
"Come Presidente dell’Unione, ma ancor di più come Sindaco di Parlasco, penso che l’uscita dall’Unione, senza aver prima condiviso prospettive diverse per ottemperare comunque alla normativa sull’Associazionismo, non sia una strada percorribile. D’altra parte è chiaro che un eccessivo aggravio dei costi non appare sostenibile".

Quindi, cosa farete ora?
"Con i Sindaci degli altri Comuni – e mi dispiace veramente che altri abbiano deciso di abbandonare prima – stiamo valutando le migliori soluzioni per valorizzare alcuni servizi che funzionano bene (come il Servizio Sociale o lo Sportello Unico) anche se oberati di lavoro; per affrontare le criticità di altri come quello della Polizia Locale (magari trovando aggregazioni con altri Comuni); per collegare maggiormente o anche unificare altri servizi attualmente gestiti dai singoli Comuni con costi non più sopportabili (come ad esempio la ragioneria o i tributi ecc.); per trovare spazi diversi anche come sede dovendo lasciare quella di Introbio. Penso che su questi ed altri temi ci vedremo come Sindaci per condividere le scelte più opportune che saranno comunque assunte nei prossimi mesi".

 

 

 

 

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