BALLABIO – Anche quest’anno l’originale setta degli “Estimatori del Monte Melma” si è riunita per il rito annuale in cima al monte che – a dirla tutta – è un po’ il figlio minore dello skyline del nostro territorio. Ma loro da tempo salgono in vetta a questa cima nobilitata dalle antenne di Eolo in una fredda giornata di fine novembre, per il tradizionale Melma day.

Che data la temperatura ha confermato l’usanza di “condire” la reunion con abbondanti dosi di alcol, in particolare la verde grappa che stavolta, in carenza di basilico fresco, ha trovato colore con tecnica diversa.

In questa pagina la foto di gruppo (sopra) e altri momenti del melmoso meeting. Il quale l’anno prossimo si rinnoverà, come sempre preceduto dall’ “Antimelma day” – rito estivo, celebrato solitamente su un monte dal quale si veda il mitico Melma.

La setta ci fa sapere che “Il Conclave per l’elezione dell’admin (riconfermata Naadiel Basil Grappin) si è svolto in dialetto milanese e bergamasco, mancando il nostro cerimoniere ufficiale che si esprime in latino”.

Emozionata la portavoce degli Estimatori, che ha così spiegato la ri-affermazione: “É stata portata alla luce la mancata realizzazione della diga del Melma, ma ho obiettato che comunque ho portato la grappa. E questo ha messo d’accordo tutti”.