BARZIO – Come da anni a questa parte, in giornate di pienone per i Piani di Bobbio il paese di Barzio si riempie di automobili abbandonate in ogni dove, parcheggi saturi, prati riconvertiti per l’occasione, lato-strade impraticabili. In questa condizione i disagi per residenti e turisti sono inevitabili, a margine del fatto che 10mila sciatori in una giornata siano inequivocabilmente un bene per la comunità tutta.
La questione è stata discussa e analizzata a più riprese, e non ci sarebbe niente di nuovo sotto il sole dell’altopiano senonché ora il cerino decisionale è passato a una nuova amministrazione, proprio quella che contro i parcheggi selvaggi, dopo anni di proposte più o meno realizzabili e polemiche a volte anche costruttive, ha speso buona parte della propria campagna elettorale rassicurando che avrebbe trovato soluzioni e “preservato l’area verde della Conca Rossa”.
Ad oggi, a sei mesi dall’insediamento del sindaco Giovanni Arrigoni Battaia e dopo giornate invernali di grandissima affluenza ampiamente prevedibili, l’unica novità è un bus navetta tra le funivie di Barzio e Moggio, al servizio dei privati ma pagato anche dai Comuni limitrofi di Cassina e Cremeno, che a quanto pare non si è rivelata essere la risposta all’invasione delle automobili.
Sul fronte parcheggi invece nulla si muove. Nessuno chiede miracoli, ma almeno che le tanto sbandierate soluzioni vengano allo scoperto.
C.C.
UNA SELEZIONE DALL’ARCHIVIO
PARCHEGGI A BARZIO, PRESTO ULTERIORI 540 POSTI ALLA CONCA ROSSA