IN 45 DALLA VALLE A LISBONA PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ



LISBONA – Partiti lunedì in autobus 45 giovani, dai 18 anni in su, del Decanato di Primaluna – Valsassina provenienti da tutte le realtà cattoliche e con un numeroso gruppo di premanesi, con destinazione Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù. Nel percorso dei valsassinesi anche tappe a San Sebastian, nei Paesi Baschi sul Golfo di Biscaglia, Salamanca, Valladolid, Fatima e l’arrivo a Lisbona. Si uniranno ai quasi 6mila ragazzi ambrosiani che si sono ritrovati al via a Lisbona l’1 agosto con un intenso programma di eventi e appuntamenti non solo religiosi ma anche culturali e ricreativi. Ad accompagnarli il vicario per la Pastorale Giovanile don Gianmaria Manzotti con alcuni educatori.

La giornata culminante della Gmg di Lisbona sarà domenica 6 agosto con la celebrazione presieduta da papa Francesco a cui sono attesi circa 600mila giovani provenienti da tutto il mondo. Il cardinale Manuel Clemente patriarca di Lisbona che ha presieduto la messa d’apertura della Giornata mondiale della Gioventù ha dichiarato entusiasta: “Questa generazione segnerà un futuro nuovo. Ho già una certezza: questa esperienza, che ha coinvolto decine di migliaia di giovani che hanno servito e lavorato alla preparazione e alla realizzazione di questa Gmg, non va via, resterà. Crea una generazione. Giovani che hanno lavorato, hanno acquisito un modo di essere e di spendersi per il bene. Sono loro il volto della speranza. Ne sono certo, questa generazione segnerà un futuro nuovo, qui e nel mondo”.

Nella sua omelia di ieri il cardinale ha detto: “Ed è così che dobbiamo affrontare la vita stessa: come un cammino da percorrere, facendo di ogni giorno una nuova tappa. È vero che oggi molte cose possono trattenervi, cari amici, come la possibilità di sostituire la realtà autentica, che può essere raggiunta solo andando incontro agli altri così come sono realmente, con l’apparenza virtuale di un mondo a nostra scelta. Un mondo che scegliamo davanti a uno schermo e che un solo click può rimpiazzare con un altro. La virtualità ci tiene seduti davanti a mezzi di comunicazione che facilmente ci usano quando pensiamo di usarli. Ma se, da un lato, possiamo contare sul supporto dei media, dall’altro non smettiamo di camminare con le nostre gambe, di entrare in contatto e di verificare direttamente la realtà che ci riguarda, che riguarda ognuno di noi e tutti noi. Ne è valsa la pena di intraprendere questo viaggio che vi ha fatti arrivare qui per incontrarvi, in questi giorni, nella diversità e nelle qualità personali che ognuno e ognuna di voi porta con sé, da ogni terra, lingua e cultura. Un’aria in cui si muove lo stesso Spirito divino, con la prontezza che solo Dio ha e comunica. Quando dissi a Papa Francesco che era proprio questo il motto della nostra Giornata – Maria andò in fretta… –, lui ha subito aggiunto che va bene andare in fretta, ma senza ansia. Di fatto, proviamo ansia per ciò che ancora non abbiamo e desideriamo ardentemente. Ciò che vi ha condotto sin qui e che la grazia di questi giorni intensificherà! Infine, il testo diceva che Maria entrò nella casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Cari amici, andate anche voi incontro agli altri così, con un saluto autentico e gioioso. Il Vangelo ci racconta la gioia di quell’incontro tra Maria ed Elisabetta e il riconoscimento da parte di entrambe di ciò che era avvenuto. A tutti loro esprimo la mia gratitudine, riconoscendo in ognuno di essi la casa di Elisabetta, che ha accolto Maria e Gesù che lei le portava! C’è tanto bisogno di questo anche nel mondo in cui viviamo, quando non ci rendiamo conto degli altri, né prestiamo la dovuta attenzione alle persone che incontriamo. Impariamo con Maria a salutare tutti e ciascuno”.

 

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