PASTURO, L’OPPOSIZIONE CONTRO LA NUOVA SCUOLA: “UN ALBERO DI 30 PIANI”

Ricordate la canzone di Celentano degli anni Settanta? Una presunta modernità che schiaccia la natura e “rende tutti grigi, come grattacieli…”

Anche a Pasturo, in un’area bella e centrale, “qualcosa sta nascendo, forse è un albero, sì è un albero, di trenta piani”. Scomodiamo Celentano per alleggerire un po’ una sensazione quasi di soffocamento, vedendo ormai nelle sue reali dimensioni la nuova scuola primaria di Pasturo.

Ricordiamo tutti la discussione: sistemiamo, per l’adeguamento antisismico, la bella scuola esistente oppure la demoliamo e ne costruiamo una nuova? L’Amministrazione Comunale ha scelto quest’ultima strada: demolizione e ricostruzione.

La Scuola “Andrea Orlandi” necessitava infatti di un “tagliando” ed era necessario affrontare il tema. Era una scuola decisamente bella, ben inserita nel contesto del paese accanto ad altre strutture come la Scuola Materna, la palestra, il campo giochi ecc. Era una scuola per certi aspetti sovradimensionata rispetto alle esigenze di un paese come Pasturo.

Infatti, negli anni precedenti accoglieva sia le Elementari che le Medie ed ultimamente, nello stesso edificio, avevano trovato la loro sede altri servizi: il Corpo Musicale, la Protezione Civile, l’Ambulatorio Medico, ecc. Dovendola ricostruire poteva essere opportuno un ridimensionamento o quanto meno una pari volumetria.

 

Invece la nuova costruzione, decisamente “ingombrante”, esteticamente discutibile in particolare rispetto alla tipologia delle costruzioni adiacenti, presenta una volumetria maggiore della precedente ed occupa un’area più vasta, togliendo gli spazi attorno alla scuola, dove prima i bambini potevano giocare, ed occupando anche parte del Parco giochi. Paradossalmente possiamo affermare che i bambini hanno più spazio verde dove è attualmente collocata la scuola provvisoria di quanto ne troveranno quando rientreranno in paese: e siamo a Pasturo non in centro Milano…

Tutto questo senza alcuna motivazione logica, se non quella legata ai soldi “arrivati”. Il costo del progetto, infatti, è salito dai 4,5 milioni di euro iniziali, poi ai 5,7 milioni fino all’ultimo conteggio di quasi 7 milioni di euro (e manca l’arredamento!).

Si tratta di una scuola costruita con materiali ecologici, senza dispersione termica, alimentata con pompa di calore, con tripli vetri e così via. Tutto positivo se non fosse che l’enormità della costruzione, visibile a tutti, annulla qualsiasi aspetto positivo.

La progettazione poi non ha tenuto conto dell’evoluzione demografica del paese che ha visto nel decennio 2005-2014 una media di 21,8 nati per anno e nell’ultimo decennio (2015-2024) una media di 13,8. Valutazioni probabilmente non effettuate neppure da chi ha esaminato la domanda e concesso il finanziamento.

Infine, non c’è stato nessun accordo con i paesi vicini per condividere alcune opportunità e non ci risulta che tali accordi ci siano stati successivamente. Anche le diverse ipotesi – che alla scuola di Pasturo verranno i bambini di Introbio e di Barzio, che qui sarà trasferita la Scuola Media, oppure una Scuola Superiore, oppure ancora che vi troveranno la propria sede le varie Associazioni – non risultano al momento supportate da alcun atto ufficiale.

D’altra parte, i Fondi sono stati richiesti e sono stati concessi, come si legge in tutte le delibere comunali, per
ADEGUAMENTO SISMICO MEDIANTE DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE IN SITO EDIFICIO SCOLASTICO “ANDREA ORLANDI”.

Chi può assicurarci che un diverso utilizzo dell’edifico, oltre che come scuola, sia possibile? Le risorse assegnate al Comune di Pasturo, all’interno del PNRR, riguardano la demolizione e ricostruzione della Scuola Primaria.

Gruppo consiliare
Noi per Pasturo e Baiedo