EN PLEIN DI “BIG” DELLA LEGA ALLA FESTA DEI GIOVANI IN VALSASSINA

BARZIO – Un capogruppo del Senato, un sottosegretario agli Interni, un presidente del gruppo della Camera, un presidente di Regione, un sottosegretario regionale e poi i vertici lecchesi della Lega. In Valsassina alla festa dei giovani del partito un nutrito pool dei maggiorenti locali, quasi a testimoniare come questa zona sia finalmente importante negli equilibri politici  territoriali.

E infatti nella struttura polifunzionale della Comunità Montana alla Fornace si potevano incontrare a tu per tu Massimiliano Romeo (Senato, nella foto a destra), il canturino Nicola Molteni (Ministero degli Interno), Riccardo Molinari (Camera), il governatore della Lombardia Attilio Fontana, Mauro Piazza (sottosegretario al Pirellone), il segretario provinciale Butti. Tutti hanno parlato alla fine, tranne Piazza che pur essendo comparso nei ringraziamenti di ciascuno ha lasciato il palcoscenico agli ospiti.

La serata, cena con musica, è stata realizzata grazie all’impegno di Andrea Bettega, commissario di partito a Colico e del sindaco di Pasturo, Pier Luigi Artana che ha coinvolto i Soci de Pastur per tutta la parte cibo e bevande. In sala, sparsi,  amministratori locali a decine, ex e attuali, tra i quali il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli, il n. 1 della Comunità Montana Fabio Canepari, i sindaci di Ballabio Giovanni Bruno Bussola e di Taceno Alberto Nogara, la consigliera comunale di Lecco Cinzia Bettega; dal Lago – precisamente da Perledo – è arrivata una delegazione formata dall’assessore ed ex primo cittadino Carlo Signorelli e dall’attuale vicesindaco Mauro Gumina.

Nei discorsi finali tanta passione, il richiamo all’impegno, al cuore e alla responsabilità per gli attivisti. Nessuno nasconde che il partito non viva più i fasti di una trentina di anni fa, ma trovandosi al governo è riuscito comunque a portasi a casa la riforma dell’autonomia differenziata, una legge sì – dicono – ma ancora non applicabile, quindi c’è da lavorare come ha sottolineato il capogruppo Romeo.

L’importante è rimanere al governo della Lombardia, che come ha ricordato il presidente Fontana, è la locomotiva d’Italia e la seconda regione in Europa. Come? Dando valore ai territori e incontrando le persone direttamente anche in feste come quella di sabato sera, aiutando le aree interne: “Siamo gli unici ad averne aggiunte, per dare dignità e servizi a tutti i cittadini” anche a quelli che vivono in zone lontane dai centri metropolitani. Prima di chiudere l’intervento, rispolverando la famosa “Roma ladrona”, Fontana ha puntualizzato che allo Stato la Lombardia non chiede più soldi, visti i tempi, ma di poter decidere in autonomia come spendere quelli che arrivano.

RedPol