SCUOLE, L’I.C.S. DI PREMANA MANTERRÀ L’AUTONOMIA FINO AL 2027

Villa Locatelli, sede della Provincia di Lecco

PREMANA – L’Istituto comprensivo di Premana manterrà la propria autonomia scolastica per i prossimi due anni scolastici, 2025/2026 e 2026/2027. È questa la decisione condivisa dai sindaci dell’Alta Valsassina che hanno chiesto ancora alla Provincia di mantenere l’autonomia. Il consiglio d’istituto aveva deliberato l’accorpamento con Bellano da subito, ma il parere non è vincolante e dopo anni di impasse è prevalsa la volontà di provare a prendersi un anno di tempo per guardare verso la Valsassina.

Il 2025 sarà un anno di confronto e pianificazione: i rappresentanti istituzionali del territorio, insieme alla Comunità Montana, si prenderanno il tempo necessario per valutare la possibilità di dar vita a un Istituto comprensivo unico della Valsassina, che mantenga un’identità forte e condivisa. Servirà un confronto con tutti i sindaci della Valsassina, e ci vorrà del tempo. Un eventuale nuovo assetto organizzativo dovrà comunque garantire un punto fermo: la presenza di un distaccamento della segreteria in Alta Valsassina, per assicurare continuità e radicamento territoriale.

In una recente riunione tra i sindaci di Pagnona, Premana, Casargo, Crandola e Margno è poi emersa l’ipotesi di avviare gestioni associate dei servizi educativi per migliorare l’efficienza e rafforzare la coesione tra le amministrazioni locali. I plessi scolastici presenti rimarranno quelli che sono. Nessuna chiusura né modifica: si tratta di ragionare su una riorganizzazione complessiva, i sindaci vogliono prendersi  il tempo utile ad avviare un dialogo con gli altri colleghi valsassinesi e tutti gli attori dell’Istituto Comprensivo di Cremeno.

Dopo anni di discussioni a volte anche molto animate, Premana voleva andare a tutti i costi a Bellano mentre Casargo chiedeva di prendere il tempo per costruire un’alternativa che guardasse alla Valsassina ma senza troppa fretta, ha  prevalso oggi la volontà condivisa di guardare alla Valsassina come a una comunità scolastica autonoma, coesa e proiettata al futuro.

Un primo passo importante verso una riforma condivisa, che metta al centro la qualità dell’offerta educativa e il senso di appartenenza territoriale, nonché le esigenze della famiglie.

RedScuo