VALVARRONE – Ha fatto molto discutere e dibattere la notizia che abbiamo lanciato ieri riguardo l’inizio ufficiale dei lavori per la realizzazione del Ponte Pedonale Sospeso sul Torrente Varrone, che collegherà le località di Tremenico e Lentrèe nel Comune di Valvarrone. Il ponte, con una lunghezza di circa 450 metri e un’altezza di 200 metri dal fondovalle, sarà il ponte pedonale più alto d’Europa.
Svariati i commenti sulla pagina Facebook di Valsassinanews. Tra i contrari, Roberto che dice: “E andiamo avanti con opere inutili che snaturano l’ambiente montano. Complimenti!” Quindi Stefano: “Bello! Poi arriveranno un paio di youtuber ed inizieranno le lamentele per overtourism”. “Peccato che non ci sono strade che si possano definire tali per raggiungere l’attrazione”, aggiunde Da Milan. Diffida anche Ornella: “Mah, mi sembra un opera nel deserto. Non riesco a immaginare quale turismo si potrà sviluppare per recuperare i costi di una struttura con quei costi… e i servizi accessori ci saranno”.
Alessandro spiega meglio: “Il ponte (opera privata) fa parte di un progetto più ampio (opera pubblica) che riguarda il recupero delle cave di Feldspato e di alcune parti del Borgo di Lentrèe. Il tutto collegato alla visita del Museo Cantar di Pietra ad oggi poco valorizzato. È prevista ovviamente la sistemazione degli accessi al parcheggio comunale che sarà leggermente ampliato e sistemata l’area manifestazioni. Purtroppo la visita alla ‘Cava’ e al borgo ora sarebbe fattibile solo con un sentiero non propriamente ‘facile’ e da tutti percorribile. Pertanto il tutto deve essere visto come un INSIEME di interventi”.
Marco è speranzoso: “Speriamo che il tutto porti lavoro e turismo…a Tartano ci hanno creduto e le cose sono cambiate in meglio”. Mentre Sergio aggiunge: “Appena si inizia a fare qualcosa, subito solo a criticare. Provate a chiedere a quelli della Val Tartano se il Ponte Tibetano ha portato beneficio o no. E poi credo che tanti, non hanno nemmeno letto l’ articolo per intero, l’ importare però è CRITICARE”. Favorevole anche Angelo: “Un’opera importante che, assieme alle miniere, favorirà lo sviluppo turistico del nostro territorio stimolando anche il miglioramento dei servizi, come avvenuto in altre realtà simili e aiuterà a contrastare lo spopolamento di Tremenico”.
Angela: “Ho visto, da poco, il ponte in Val Tartano, che, come ci ha spiegato uno dei promotori, non era stato progettato, inizialmente, a scopo turistico. Tuttavia, i risultati dal punto di vista turistico?? E quindi anche economico, per la valle sono stati al di sopra di ogni aspettativa. Questo ha creato, soprattutto all’inizio, grossi problemi di viabilità, essendo le strade molto strette. Ma è stato anche un grosso volano per rilanciare le attività in Valle. Potrebbe essere lo stesso anche per la Valvarrone!”
Gabriele chiede: “Scusate la mia ignoranza, verranno creati anche parcheggi in quel tratto? E, cosa non da poco, una strada decente che arrivi al ponte e magari che si allacci alla Valsassina che non sia un sentiero come lo è ora”. Più lapidario Fabio: “È una passerella non un ponte tibetano”, e cinico Alessandro: “Altro ponte da cui gettarsi probabilmente!”.
F. S.
LA NOTIZIA, IERI SU VN:
VALVARRONE. AL VIA I LAVORI DEL PONTE DEI MINATORI, IL PIÙ ALTO D’EUROPA