LETTERA. “CAS DI MAGGIO: CONDIZIONI INSOSTENIBILI, MANCA SICUREZZA”

Buongiorno,

innanzitutto desidero complimentarmi per il vostro sito, sempre aggiornato e puntuale nell’informazione.
Colgo l’occasione per segnalare una situazione che, a mio avviso, sta progressivamente degenerando e che suscita crescente preoccupazione tra i residenti.

Mi riferisco alla condizione in cui versa ormai da anni il centro di accoglienza situato a Maggio, in località Casere.
Non riesco a comprendere come si possa permettere che tale situazione continui senza un intervento concreto: la percezione di insicurezza tra la popolazione è in costante aumento.

Le persone ospitate nel centro si aggirano quotidianamente per i nostri paesi senza un’apparente occupazione, si radunano nei parchi e nelle piazze consumando alcolici fino ad ubriacarsi (con quali risorse economiche?), riempiono gli autobus diretti a Lecco creando disagi e timore (chi finanzia i loro spostamenti? E con quale finalità?), e, fatto ancora più grave, sono stati segnalati episodi di spaccio nei boschi da parte di alcuni di loro.

In questo contesto, come possiamo sentirci al sicuro?
Perché dovremmo rinunciare alla possibilità di far vivere i nostri paesi con serenità, togliendo spazi di socialità ai nostri bambini e ragazzi, a causa di comportamenti che nulla hanno a che fare con una corretta convivenza?

Dobbiamo davvero attendere che accada qualcosa di irreparabile prima di intervenire?

Mi chiedo, inoltre, se il centro di accoglienza sia effettivamente in regola con tutte le normative vigenti, se possieda le autorizzazioni necessarie e se disponga delle risorse adeguate per gestire in maniera dignitosa e sicura le persone ospitate.

Tengo a precisare che non sono contrario all’accoglienza in sé, che anzi considero un valore importante. Tuttavia, ritengo che quanto sta accadendo oggi non sia più sostenibile né accettabile per la nostra comunità.

Cordiali saluti,

Un cittadino valsassinese