ALTOPIANO VALSASSINESE – Cassina e Moggio si preparano a rendere omaggio a Thomas Diaz Ledesma, il giovane cresciuto in Valsassina e scomparso tragicamente a Lanzada, in Valmalenco. Arrivato a Cassina a cinque o sei anni con il padre e il fratello, aveva vissuto lì fino alle superiori, diventando parte della comunità e amico di tutti.
A ricordarlo è Elisa Invernizzi, compagna d’infanzia e di oratorio: “Era un grandissimo lavoratore: mentre noi giocavamo, lui andava a vedere il cantiere dove lavorava suo padre. Era buono, gentile, sempre sorridente, anche quando aveva i suoi pensieri. Le persone migliori se ne vanno troppo presto: tutti lo rispettavamo e lo amavamo, era una persona integra, senza difetti”.
IN COPERTINA E SOTTO (EVIDENZIATI), ELISA E TOMMY

Elisa racconta anche la loro infanzia libera e vivace: “Da piccoli eravamo selvaggi, giocavamo nei boschi in Valsassina, liberi”. Ultimamente, Thomas si dimostrava sereno: “Negli ultimi anni era felice del suo lavoro, ogni giorno saliva su un elicottero, e pensando a come è andata mi sembra quasi che l’universo lo abbia chiamato a sé proprio così, lasciando che finisse la sua vita mentre faceva ciò che amava“.
Martedì sera, alle 20:45, il campetto di Moggio sarà il punto di ritrovo per la fiaccolata organizzata in suo onore. Si prevede un’ampia partecipazione, non solo della comunità colombiana ma di tutti coloro che hanno voluto bene a Thomas. Non ci sarà il funerale, e questo momento collettivo, forse accompagnato da una silenziosa camminata per le vie del paese, sarà l’ultimo saluto a questo giovane tanto amato da tutti.
Il sindaco di Cassina Valsassina Michele Polvara lo ricorda così:
“Era più giovane di me, so che tempo fa lavorava per una ditta del Lecchese, faceva consegne di bevande al locale di mia mamma. Lui e tanti connazionali erano parte di una comunità sudamericana, tutti bravi ragazzi sparsi in Altopiano e perfettamente integrati. Un vero dispiacere e un grande dolore, lo ricorderemo tutti insieme martedì sera a Moggio”.
RedAlt





