Inaugurata mostra sul partigiano Olivelli a Cassina Valsassina



Oltre all’inaugurazione della mostra (predisposta dell’Azione Cattolica di Vigevano), è stato presentato il nuovo aspetto della piazza Teresio Olivelli ridisegnata con dei lavori di modernizzazione come box interrati, parcheggi coperti e due nuove aree per i cittadini, l’angolo "relax" con delle panche e una bellissima fontana e infine la zona spettacolo con un palco e una pista di ballo.

La piazza, ha spiegato il sindaco di Cassina, Roberto Combi, è stata inaugurata nel 1964, subendo nel passare degli anni diversi cambiamenti, come quello del 1982 e l’ultimo, iniziato con l’amministrazione precedente e concluso in queste settimane.

"La piazza porta il nome di un patriota" ha affermato Combi, "nella targa indicativa abbiamo voluto appositamente non mettere la data perchè, gli ideali di Olivelli rappresentano un patrimonio storico, che vanno più in là della persona stessa" ha continuato il primo cittadino di Cassina, concludendo con un invito a tutti a tenere ben in alto i valori trasmessi da gente come Olivelli, "che si possono delineare in tre concetti: libertà, giustizia e solidarietà".

Presenti alla cerimonia, oltre a Monsignor Bruno Molinari, Vicario episcopale di Lecco, diverse autorità dell’altopiano, Pierfranco Mastalli ricercatore del Anpi, Eleonora Albano rappresentante del Prefetto di Lecco, gli Alpini del Comune di Vigevano e la presidente del comitato lecchese dell’Anpi, Giancarla Pessina.

Monsignor Molinari ha parlato di Olivelli come esempio di eroismo cristiano, definendolo un "ribelle per amore",  Gianfranco Mastalli ha definito Olivelli come "figura esemplare per la resistenza e pilastro per la costruzione della democrazia in Italia".

Per Eleonora Albano (prefettura) "Gli ideali di Olivelli sono attuali, perché rispettano le istituzioni in un momento in cui è molto diffusa la sfiducia verso di esse" ricalcando l’importanza di ricordare sempre "persone esemplari come lui".

Le parole più toccanti però le ha portate proprio la presidente dell’Anpi di Lecco, Giancarla Pessina, parlando di "lezione di storia per tutti ma soprattutto per le madri (visto che la mamma di Olivelli era di Cassina Valsassina) che hanno perso i figli in guerra per amore della patria".

"I tempi sono cambiati" ha affermato Pessina nel suo discorso, "ma non dobbiamo cancellare dalla memoria ricordi del passato, perchè fatti tragici come guerre e dittature potrebbero ancora accadere" aggiungendo che "ci vogliono persone semplici come i partigiani di una volta"; "la resistenza" ha concluso "non deve essere solo memoria del passato, ma deve essere presente nei giovani di oggi, perchè altri giovani anni indietro morirono per offrire loro la libertà di cui oggi godiamo".
 

Gli Alpini di Cassina e Vigevano

Il sindaco Combi

Monsignor Molinari

Le autorità dell’Altopiano

Eleonora Albano della prefettura di Lecco

Giancarla Pessina, presidente Anpi Lecco


Alzabandiera e mostra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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