Prelievi d’acqua dalla rete di acquedotto pubblica di via Fucinetta il 22 settembre (lunedì), fax dell’ASL di Lecco il giorno successivo e subito fuori l’ordinanza: l’acqua di Introbio è risultata all’analisi batteriologica "non conforme agli standard di qualità" fissati dalle normative in materia e per questo il sindaco Adriano Airoldi vieta fino a nuovo ordine l’utilizzo dell’acqua introbiese per uso potabile. Rimane invece possibile utilizzarla per le operazioni di igiene domestica e per quelle di igiene personale che non comportino ingestione d’acqua.
Non è la prima volta che Introbio si trova alle prese con problemi di potabilità. Ora il borgomastro locale (un tipo che ama gli atteggiamenti decisionisti) si trova a dover imporre con fermezza qualcosa che certamente non piacerà, a lui e ai suoi amministrati. Inevitabile che la vicenda termini dritta dritta anche nel consiglio comunale di domani sera, giovedì, già attesissimo per le spiegazioni che lo stesso Airoldi darà a proposito della sua decisione di far uscire Villa Migliavacca dall’Unione dei Comuni del Centro Valsassina – istituzione voluta proprio da Introbio ai tempi di Eusebio Marconi (e con l’attuale sindaco impegnato nell’amministrazione del paese).
Di seguito l’ordinanza, la n. 32 del 2014: