INTROBIO – Sarà un incontro a dir poco “bollente” quello indetto lunedì sera alle 21 nella sala dell’oratorio di Introbio per confrontarsi sulla gestione futura del rifugio annesso alla chiesetta della Madonna della Neve in Biandino, struttura inattiva da tempo sulla cui destinazione vi sono, come anticipato da VN mesi fa, visioni “distanti”.

Sarà una pubblica assemblea a dirimere (forse) la questione, dopo una discussione che si annuncia accesa viste le posizioni in qualche modo opposte se non inconciliabili sulla materia: un gruppo di introbiesi, vicini alla parrocchia ma lontani dalle idee di don Marco Mauri prevosto di Primaluna, intende affidare il piccolo e amato rifugio a una famiglia del posto, mentre il parroco ha da tempo espresso la sua intenzione di incaricare un gestore “esterno” – sembra del monzese – con il coinvolgimento di volontari della nota e apprezzata associazione ‘Mato Grosso‘.

Dato che le suddette visioni appaiono non coincidenti – per usare un eufemismo – i parrocchiani hanno dato il via (vedi nostro precedente articolo) ad una raccolta di firme che ad oggi non è distante dalle mille sottoscrizioni, buona parte dell’intero corpo elettorale del paese di Centro Valle. A quel punto si è deciso di “regolare” la questione in modo palese, chiaro e possibilmente definitivo. Lunedì sera da una parte ci saranno monsignor Maurizio Rolla (Vicario Episcopale della Zona III di Lecco) e lo stesso parroco, il lecchese don Marco Mauri, mentre dall’altra sarà presente in forze la comunità che ‘spinge’ per un affidamento del rifugio a soggetti locali e con la classica formula della gestione.

Sulla carta, essendo la struttura di proprietà della parrocchia non ci dovrebbe essere alternativa, ma la “pressione popolare” potrebbe far trovare un accordo soddisfacente – si spera – per tutti.