SENZA NOME MA “INDIRIZZATA”: QUANDO UN GIORNALE INFORMA BENE FA PAURA FINO ALLA CALUNNIA



INTROBIO – E ci risiamo, uno viene preso con le mani nella marmellata e allora urla e strepita dicendo che la colpa non è sua, semmai degli altri: del vasetto che si è aperto da solo, del caldo, della Sagra, delle cavallette e anche di chi glielo sta dicendo “senza pudore”. Cosa volete, va così. Quando si scrivono le cose come stanno, con schiena dritta, si viene tacciati di essere senza pudore. Il “pudore” è un elemento morale e sulla morale quando si parla di diffamazione non si scherza. E noi non scherzeremo, nelle sedi opportune.

Che cosa è successo? Parole al vento di un esponente dell’amministrazione comunale di Introbio, del quale non facciamo il nome ma pubblichiamo per intero il suo a nostro giudizio pessimo tentativo di correggere quanto da noi riportato, dopo dovizioso check della notizia sull’assenteismo in consiglio comunale. Quando c’era da votare una cosetta da niente… come l’ospedale di comunità per la Valsassina che sarà ospitato dal paese di centro Valle. Struttura finanziata dal PNRR.

Il consigliere stesso ammette sui social che “non si discuteva di taragna e luganeghe ma … del servizio di tutta la valle”. Appunto.

Però l’esponente di cui sopra non c’era, assente, non pervenuto. E come lo spiega? Con acrobazie di parole che non cambiano i fatti. La sua maggioranza, ieri sera si è ritrovata in 4, sì proprio in quattro su otto dei suoi. E non è stata in grado di organizzare il consiglio comunale a cui teneva tanto (ma evidentemente non abbastanza, visti gli esiti). Com’è noto gli assenti hanno sempre torto, però possono inventare. Vero, non su un giornale ma via social dove si dice un po’ quello che capita.

Facciamo un fact checking. Con attenzione alle tempistiche. L’invito alla riunione, protocollato giorni fa (il 17 agosto), sottolineava l’orario di ieri, messo in bella evidenza come dire che quell’appuntamento aveva una certa valenza.


Nel tentativo di giustificarsi, il post del consigliere spara che la minoranza “aveva già comunicato di non essere presente”. E allora???, diciamo noi. Inoltre è falso. Non è così. La “comunicazione” infatti è avvenuta non prima della convocazione, ma dopo. Quando, a fronte della situazione di emergenza causata dalla stessa maggioranza – che non è stata in grado di avere in consiglio i numeri sufficienti per poter dare il via alla seduta – l’amministrazione ha appreso poco prima della seduta che i rappresentanti della minoranza non sarebbero stati presenti.

Quand’anche qualcuno nelle chiacchiere da bar avesse ventilato la non presenza della minoranza (che si chiama così proprio perché non ha voti per influenzare una votazione), a maggior ragione la maggioranza avrebbe dovuto mettere in campo una “chiamata alle armi” per dare un segnale e dimostrare che nelle cose che contano essa c’è. È presente in via primaria e non in quella secondaria della seconda (appunto) convocazione, quasi si trattasse dell’assemblea d’una associazione o di un condominio.

Vabbé, ci fermiamo qui, saprà l’opposizione fare questo genere di pulci. A noi conta che le cose siano narrate per come sono. Sulla nostra mission di dare alla Valle informazioni complete e veritiere, in effetti, no: non abbiamo alcun pudore.

Anzi, siamo sempre al lavoro a favore della dignità che spetta a questo territorio.

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