La trilogia poetica
Il primo volume della trilogia, intitolato La vita attutita: liriche pasturesi, è un omaggio diretto ad Antonia Pozzi e ai luoghi che tanto profondamente segnarono la sua esistenza e la sua poesia. Il libro, arricchito da una premessa della filologa Adele Ricciotti dell’Università di Bologna, si inserisce in un percorso che proseguirà con Alle radici del cuore e si concluderà con 1938, anno cruciale nella vicenda umana della poetessa.
> LA BIOGRAFIA DELLA POETESSA E I RAPPORTI CON LA VALSASSINA
Un riconoscimento speciale
Proprio La vita attutita: liriche pasturesi è stato insignito del Premio Speciale della Presidenza nell’ambito del concorso letterario “Per troppa vita che ho nel sangue – Antonia Pozzi”, che ogni anno si svolge a Pasturo, paese simbolo della poetessa4. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 21 giugno alle 15 al Teatro Bruno Colombo di Pasturo, alla presenza delle autorità locali e degli appassionati di poesia4.
Un romanzo tra Valsassina e Milano
Parallelamente alla trilogia poetica, Gabanizza sta lavorando a un romanzo dal titolo Cara Antonia – La vita attutita: liriche pasturesi, che si sviluppa tra la Valsassina e Milano, seguendo le tracce biografiche e spirituali di Antonia Pozzi. Il romanzo, attualmente in fase di scrittura, potrebbe vedere la luce anche prima del completamento della trilogia.
Il dialogo con Antonia Pozzi
Il legame tra Gabanizza e la poetessa si esprime anche attraverso il dialogo con i suoi versi, che continuano a risuonare con forza nei luoghi valsassinesi. Come scriveva Pozzi:
“Accanto a me tu sei
una freschezza riposante d’erba
in cui vorrei affondare
perdutamente” 2
E ancora, in una delle sue poesie più evocative:
“Mi ritrovo
nell’aria che si leva
puntuale al meriggio
e volge foglie e rami
alla montagna.
Potessero così
sollevarsi
i miei pensieri un poco ogni giorno:
non credessi mai
spenti gli aneliti
nel mio cuore” 3
Questi versi, intrisi di malinconia e di un profondo legame con la natura valsassinese, sono il filo conduttore del lavoro di Gabanizza, che si propone di restituire attraverso la poesia e la narrativa la ricchezza spirituale e paesaggistica di una terra amata e cantata da Antonia Pozzi.
Un appuntamento per la poesia
L’appuntamento del 21 giugno a Pasturo sarà dunque un’occasione per celebrare non solo la memoria di Antonia Pozzi, ma anche la vitalità della poesia contemporanea che, come quella di Gabanizza, sa ancora dialogare con i grandi temi dell’anima e del paesaggio valsassinese.