RACCONTI BESTIALI: “LINK: I DIVERSI VOLTI DELLA VIOLENZA”

VALSASSINA – Nuova puntata della rubrica di VN dedicata al mondo degli animali – in particolare (ma non solo) quelli che ci sono più vicini e fanno proprio parte delle nostre famiglie. RACCONTI BESTIALI è uno spazio quindicinale che ogni due settimane ci accompagna alla scoperta dei nostri amati cani, gatti e altre creature da comprendere per apprezzarle al meglio. A cura delle veterinarie Rosa Gorio ed Elisabetta Mariani.

RACCONTI BESTIALI – LINK: i diversi volti della violenza

Oggi vi parleremo di un argomento molto delicato, che da anni viene studiato e affrontato da molti e differenti specialisti a livello mondiale.

Nel linguaggio comune “link” significa collegamento, mentre in discipline specifiche, quali psicologia, criminologia, giurisprudenza, psichiatria, LINK diventa un termine tecnico che indica la correlazione tra abusi sugli animali e abusi sulle persone.

Più precisamente, la definizione di LINK è “la stretta correlazione esistente fra maltrattamento e/o uccisione di animali, violenza interpersonale e ogni altra condotta deviante, antisociale e/o criminale – omicidio, stupro, stalking, violenza domestica, intimidazioni di stampo malavitoso, rapina, spaccio, crimini settari, manipolazione mentale, ecc”. (F. Sorcinelli 2012).

Numerosi filosofi antichi esprimevano già concetti all’avanguardia in merito a questo collegamento: “La crudeltà su animali è tirocinio della crudeltà sugli uomini”, scriveva Publio Ovidio Nasone più di due mila anni fa, e ancora Pitagora (571-496 a. C.) “ L’uomo non troverà pace con i suoi simili, finchè sarà crudele con gli animali”.

La letteratura internazionale attuale riporta studi molto approfonditi in ambito psichiatrico, che mostrano un collegamento evidente tra condotte violente su animali e comportamenti abusanti sulle persone: bambini cresciuti in ambienti famigliari violenti, inoltre, mostrano assenza di empatia. Ma cos’è l’empatia? Empatia, dal greco en, dentro e pathos, sofferenza, sentimento, veniva utilizzata per indicare il rapporto emozionale che legava l’autore-cantore al suo pubblico.

Nelle scienze umane, l’empatia designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da un impegno di comprensione dell’altro.
L’empatia è anche il cuore del processo di comunicazione non violenta secondo Marshall Rosenberg, psicologo statunitense.
Essere empatici in senso zooantropologico significa essere in grado di riconoscere la diversità e la soggettività nell’alterità animale: comprendere le emozioni dell’altro, anche quando diverso da noi.

L’empatia si alimenta di altra empatia: se un bambino nasce in ambiente violento dove vengono compiuti abusi su persone famigliari, può riprodurre lo stesso atto violento su altri esseri viventi, per imitazione.. e per assenza di empatia.

Purtroppo l’esempio agghiacciante che i professionisti riportano nei loro studi è quello della violenza verso le donne, perpetrata in ambito domestico dal papà verso la mamma: il bambino, che andrebbe tutelato, assiste invece a questi atti , riproponendoli a sua volta su animali domestici presenti in famiglia ( perché piccoli e più “fragili”).

Meno empatia, indifferenza, psicopatie sono elementi comuni preoccupanti nei bambini che mettono in atto comportamenti violenti a carico di animali ( Ascione e Shapiro, 2009).

Un atto violento e ancor di più il perpetrarsi di condotte violente diventano dunque segnali preoccupanti non solo per il significato contingente, ma diventa un rilevante segnale di un disagio psichico che può condurre il bambino, in età adolescenziale e adulta, a compiere atti altamente pericolosi , quali: bullismo, pedofilia, stupri, stalking, violenza sessuale, violenza domestica.

Il maltrattamento di animali nei casi di stalking e violenza domestica è uno specifico predittore di potenziali successive violenze su donne, minori e anziani. (Flynn, 2011).

Nel 2014 l’FBI eleva il maltrattamento sugli animali da indicatore di pericolosità sociale a TOP CRIME, meritando quindi una specifica categoria di classificazione nel database nazionale dei crimini.

Anche in Italia è nata nel 2006 l’Associazione LINK ITALIA che si occupa proprio di Zoantropologia della Devianza, studiando il fenomeno con tutti i professionisti coinvolti e organizzando sul territorio nazionale incontri informativi destinati alla popolazione, in collaborazione anche con le amministrazioni comunali.

La recente approvazione della legge 82/2025 ha contribuito a riconoscere il maltrattamento animale come maltrattamento verso un essere senziente, inasprendo le pene.

La stessa legge stabilisce un aggravio di pena se il reato contro l’animale è commesso alla presenza di minori, nei confronti di più animali e se l’autore diffonde, attraverso strumenti informatici o telematici, immagini, video o altre rappresentazioni del fatto commesso.

Gli studi in merito al fenomeno LINK sottolineano come la diffusione di immagini violente, favorita dalla disponibilità sui vari social di materiale fruibile da ogni individuo , di ogni età, contribuisca a diffondere pericolosamente una “normalizzazione” e “legalizzazione” degli atti violenti condotti verso gli animali , una sorta di accettazione collettiva di atti violenti.

La strada , sia a livello normativo che sociale è ancora molto lunga, ma c’è un senso di consapevolezza e degli studi avanzati che devono essere conosciuti e osservati con molta attenzione.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, suggeriamo alcuni testi: LINK Crudeltà su animali e pericolosità sociale di Francesca Sorcinelli, 2021 (Dis)educazione alla violenza di M. Bertini, F. Sorcinelli, M. Tettamanti.

Dr.ssa Rosa Gorio

Presentazione delle nostre professionalità

Eccoci qui! Come quando si entra in una casa nuova sono d’obbligo le presentazioni: siamo le dottoresse Rosa Gorio, medico veterinario esperto in comportamento ed Elisabetta Mariani, biologa con indirizzo fisiologico etologico.

Entrambe siamo educatori cinofili con approccio cognitivo zooantropologico e ci occupiamo prevalentemente di cani, ma non solo.

Questa rubrica vuole raccontarvi delle curiosità sul mondo dell’animalità, ma anche sfatare miti e false credenze sulle creature grandi e piccole che popolano il nostro mondo, in particolare il nostro territorio valsassinese.

Non siamo “autoctone”, ma abbiamo scelto di vivere in Valsassina con le nostre famiglie, quindi ci perdonerete se parliamo di questo territorio come anche un po’ nostro: questa valle ci ha adottato e fatto sentire parte di questa comunità. La nostra formazione parte dall’Università perché entrambe abbiamo scelto delle facoltà che hanno come obiettivo lo studio del mondo animale e del suo benessere, pertanto il nostro percorso si è sempre arricchito di stages e specializzazioni che ci hanno portato ad avviare delle professioni con questi tipi di indirizzo.

Siamo unite, oltre che da un’amicizia decennale, anche dalla passione per la pedagogia, l’etologia e la comunicazione nel mondo animale. Il nostro approccio si differenzia dal metodo addestrativo in quanto tiene conto del mondo sistemico e del gruppo sociale a cui appartiene quell’animale, quindi per noi le modalità di intervento sono di carattere multidisciplinare.

Ci piace sognare e, in collaborazione con ATS Monza Brianza, abbiamo avviato delle serate per il conseguimento del “patentino per proprietari di cani” in modo da fornire più informazioni possibili, sostenute da persone qualificate, per fare cultura in ambito cinofilo, ma non solo. Grazie a questa opportunità, potremo arrivare a più persone e fare conoscere questo mondo e questo approccio che caratterizza le nostre professionalità e il nostro sguardo sul mondo.

Vi aspettiamo!

Dr.ssa Elisabetta Mariani

Biologa e Formatrice
Istruttrice cinofila
con approccio CZ

Dr.ssa Rosa Gorio

Medico Veterinario esperto in comportamento
Educatore cinofilo con approccio CZ

 

L’ARCHIVIO DI ‘RACCONTI BESTIALI’