CASSINA VALSASSINA – È iniziato davanti alla Corte d’Assise di Como il processo a Corrado Paroli, 49 anni, accusato dell’omicidio della madre Margherita Colombo, 73 anni, trovata senza vita il 18 novembre 2024 nella sua abitazione di Cassina Valsassina.
La prima udienza, svoltasi ieri, ha avuto carattere formale e si è conclusa con il rinvio al 18 febbraio, data in cui saranno ascoltati i primi testimoni citati dal pm Chiara Di Francesco. In aula era presente lo stesso imputato, assistito dai suoi avvocati Isabella Corlaita e Riccardo Mariconti.
Secondo l’accusa, la donna sarebbe stata soffocata, come emerso dall’autopsia depositata lo scorso aprile, che ha rilevato segni di costrizione ed ecchimosi compatibili con un’azione violenta. Una ricostruzione che ha smentito l’ipotesi iniziale di un decesso dovuto a un’overdose di psicofarmaci.
Il cadavere di Margherita Colombo era stato rinvenuto nel salotto di casa, mentre a poca distanza si trovava il figlio, in stato di incoscienza dopo aver ingerito farmaci nel tentativo – secondo quanto dichiarato – di togliersi la vita. A dare l’allarme era stata la ex moglie di Paroli, Verdiana Galli, insospettita dal ritrovamento di alcune lettere in cui l’uomo annunciava l’intenzione di suicidarsi.
Paroli, ricoverato in ospedale e poi sottoposto a custodia cautelare in carcere, ha sempre negato l’accusa, sostenendo di essere lui “l’unico che avrebbe dovuto farla finita”, al culmine di un periodo segnato da difficoltà personali, da una crisi coniugale e da un’inchiesta giudiziaria su presunti rimborsi truccati in Regione.
Il dibattimento entrerà nel vivo a febbraio, quando saranno ascoltati i primi testimoni e, eventualmente, lo stesso imputato.





