CREMENO – Dodici uomini ospitati nei CAS del territorio, provenienti dal Burkina Faso e dal Mali – due Paesi segnati da conflitti armati – hanno inviato a VN una lettera aperta per denunciare la loro situazione di estrema difficoltà. Si tratta di persone titolari di Protezione Sussidiaria, riconoscimento che garantisce il permesso di soggiorno a chi rischia un grave danno tornando nel proprio Paese di origine.
Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Interno, la protezione sussidiaria è una forma di tutela internazionale prevista dall’art. 14 del D.Lgs. 251/2007: fonte ufficiale.
Gli ospiti spiegano che, pur avendo questo status e quindi il diritto di restare legalmente in Italia, la Prefettura di Lecco ha disposto la revoca dell’accoglienza, costringendoli a lasciare il centro entro il 9 dicembre. Da quel momento, rischiano di ritrovarsi senza casa, senza lavoro e senza aiuti.
“Siamo 12 persone con la Protezione Sussidiaria. Questo permesso ci dice che siamo al sicuro qui, che abbiamo diritto. Ma la verità è che tra pochi giorni saremo in strada, senza un posto dove dormire”
si legge nella lettera firmata e inviata al nostro quotidiano on line.
Tra i 12 firmatari, tre sono rifugiati politici, mentre tutti lamentano di non aver ricevuto risposta dagli assistenti sociali né dalla Prefettura.
“Gli assistenti sociali non ci rispondono, la Prefettura non ci dà alternative” – scrivono – “Ci sentiamo invisibili”.
L’appello è chiaro: chiedono anche una soluzione provvisoria, un letto temporaneo o un’accoglienza di emergenza. Spiegano di non voler compiere gesti estremi, ma di trovarsi ormai alle soglie di un’emergenza abitativa con il freddo invernale alle porte.
“È una questione di umanità e di rispetto per la legge. Confidiamo che la sensibilità delle istituzioni eviti una tragedia prima che sia troppo tardi”.
RedAlt





