INTROBIO – Il cuore della Valsassina batte forte oggi, 7 dicembre, con i mercatini di Natale che stanno animando il centro di Introbio. Bancarelle artigianali, profumi di panettone e gesti di solidarietà stanno trasformando il paese in un piccolo villaggio incantato, dove la comunità si ritrova per celebrare insieme l’attesa del Natale.
Atmosfera magica e artigianato locale
La piazza e le vie del centro ospitano espositori con cuori e stelle in legno intagliato, saponi naturali alla lavanda ed elicriso, creme fatte a mano, liquori alle erbe e tisane balsamiche. Ogni oggetto racconta una storia di mani sapienti e radici profonde, in dialogo con la torre medievale che veglia sul paese.
Volontariato e raccolta fondi: la Croce Rossa in prima linea
Tra le presenze più sentite, i volontari della Croce Rossa hanno allestito un banco ricco di panettoni e prodotti solidali. Il cuore dell’iniziativa è la raccolta fondi: ogni offerta e ogni acquisto contribuiscono a sostenere le attività dell’associazione sul territorio. Un piccolo salvadanaio rosa raccoglie i gesti di chi vuole donare, mentre i sorrisi dei volontari scaldano l’aria fredda.

Cavalli, bambini e sogni in movimento
Un momento speciale è l’incontro con il cavallo decorato a festa, guidato dall’istruttrice Alessandra Canella della scuola di equitazione locale. I bambini si avvicinano con stupore, mentre genitori e nonni immortalano la scena. La montagna sullo sfondo sembra proteggere ogni gesto.
Gli eremitici: dal bosco alla piazza
A rendere ancora più particolare l’atmosfera, la presenza degli eremitici che vivono nei boschi sopra Primaluna. Persone che hanno scelto una vita ritirata, in ascolto della natura e lontano dalle comodità quotidiane, ma che oggi sono scese in paese per condividere i frutti del loro lavoro: prodotti naturali, erbe, saponi e racconti di un’esistenza radicale. La loro presenza porta un messaggio di autenticità e resistenza, un ponte tra il silenzio del bosco e la vitalità della piazza.
Le zampogne: suoni antichi che scaldano l’aria
Ad accompagnare la giornata, le note delle zampogne hanno risuonato tra le vie del centro. Un suono antico, legato alla tradizione pastorale, che ha aggiunto calore e suggestione al mercatino, trasformando l’attesa del Natale in un’esperienza sensoriale completa.
Un rito collettivo di resistenza e bellezza
Il mercatino non è solo commercio, ma un rito collettivo: un modo per dire “ci siamo”, per trasformare la fatica dell’anno in luce condivisa. Introbio oggi offre non solo oggetti, ma gesti, sguardi e parole che restano. E mentre il pomeriggio avanza, la festa continua.
C.A.M.













