All’improvviso un trattore carico di letame attraversa il prato e quella cartolina della Valsassina si trasforma in un puzzolente letamaio a cielo aperto. E la poesia, tutto ad un tratto, scompare.
 

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall’alto e noi copri
coprici ancora,all’infinito:Imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati…..
(U. Saba)

Ma non è sempre cosi. La bianca e tenera neve che copre i prati della Valsassina a volte diventa scura e puzzolente, grazie all’intervento dei contadini del luogo che spargono il liquame sopra i campi innevati.
Vecchia tradizione che si ripete anche ai tempi della raccolta differenziata con una infinità di sacchetti che ormai hanno invaso tutti i sottosuoli dei paesi della valle.

Tutto succede in un quarto d’ora, ad un tratto arriva un trattore, stracolmo di letame e che con movimenti ritmici e decisi sparge il suo carico sopra il manto nevoso; in pochi minuti l’aria diventa irrespirabile, l’aroma di liquame animale (si spera solo quello…) penetra ogni angolo e il bianco prato innevato diventa una fogna a cielo aperto.

Di solito si sparge il letame sui prati quando le previsioni meteo annunciano nevicate, in maniera che dal momento in cui è stato sparso all’arrivo della nuova neve passino poche ore, ma intanto il nauseabondo odore rimane nell’aria.

Per la gente della Valle è un fatto quasi normale, si ride e ci si scherza sopra, si sopporta senza drammi questa prassi contadina; ma chi viene da fuori e si trova davanti a casa parecchi metri quadri di letame fa fatica a capirlo e arrivano le segnalazioni, come in questo caso ha fatto una simpatica signora brianzola che, sconvolta dal vedere tanta cacca tutta insieme, ha deciso di contattarci e ci ha inviato delle foto che pubblichiamo in questo articolo.