LA VALLE DELLE BUCHE: QUELLE STRADE ”MASSACRATE” IN VALSASSINA



L’autore della missiva risiede a Barzio ma percorre come tutti noi molta parte delle strade valsassinesi. Varie le sue segnalazioni di aree fortemente disagiate e a rischio – non solo a causa delle vere e proprie voragini che si trovano un po’ dappertutto dopo un inverno particolare come questo. Chi volesse intervenire sul tema può farlo utilizzando il nostro spazio su Facebook oppure inviando una mail a info@valsassinanews.com. Ne daremo conto al più presto.

Ecco la lettera spedita al nostro giornale in questi giorni; sotto, un video “esemplare” realizzato a Primaluna:
 

Egregia redazione,
ci stiamo avvicinando lentamente alla primavera e, come ogni anno, allo scoglimento delle nevi bisogna tornare a fare i conti con le nostre pericolosissime strade “massacrate” dall’inverno appena trascorso.
Con la presente volevo far notare lo stato raccapricciante della pavimentazione stradale valsassinese di questi periodi: buche, cartelli stradali riversati a terra, cumuli di ghiaia ai lati (quando va bene) delle carreggiate, e chi più ne ha più ne metta.

Ogni anno la situazione è la stessa, qualcuno fora uno pneumatico, qualcun altro rompe la sospensione,e così via, ma chi dopo si presenta realmente in comune a dichiarare quanto avvenuto e a chiedere che ne vengano risarciti i danni?

E fino a qui si va ancora bene, ma cosa succederebbe se per sfortuna un ciclista/motociclista  dovesse slittare con la ruota anteriore sull’”infida” ghia ietta sopracitata? Magari a velocità sostenuta?

Oppure incappare in una delle numerose buche (A volte più profonde di 10 cm) sparse per i provinciali quasi fosse un campo minato?

E a chi non è capitato di vedere venirsi incontro automobilisti che percorrono le strade a zig-zag per evitare dolorose botte alla propria vettura a al proprio portafoglio mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella altrui? 

Per non parlare delle riparazioni effettuate di tutta fretta dai vari messi comunali: Un po’ di asfalto “rapido”, due o tre badilate bene assestate e via verso la prossima buca… Il risultato? Immaginabile, alla prima manovra di un mezzo pesante in quel punto tutto torna come prima se non peggio!

Se poi vogliamo aggiungerci i vari marciapiedi, panchine, muretti, ecc. divelti dalle varie “pale sbadate”… ma questo è un altro discorso.

Io scrivo da Barzio, lavoro a Cortabbio, e a farmi venire in mente di segnalarvi questo caso è proprio la via che percorro per andare a lavorare ogni giorno, esattamente via Merla (quella che porta alla pista di fondo di Cortabbio appunto). La strada presenta molte rotture, e ben visibile è una buca che a occhio e croce sarà profonda 10 cm… Nel parcheggio all’altezza della cabina elettrica è pure possibile vedere un tombino che “gallaggia” su un mucchio di neve, portato lì dai mezzi spalaneve (Per più di 1 settimana la strada ne è rimasta sprovvista!!!)

Tra le strade candidate c’è anche la trafficatissima via Folla, che porta all’altopiano, si noti la corsia destra percorrendola in salita, c’è un tratto di 15/20 metri che è veramente rovinato.

Per non parlare poi del Provinciale che da Cremeno porta a Moggio, un vero campo minato!

La cosa che mi lascia più stupito è che percorendo strade come quella che attraversa il Bernina sembra di viaggiare in autostrada da quanto son tenute bene.
Ma si sa che da noi la speculazione edilizia è pane quotidiano… Avanti col “rompi e aggiusta”.

Qui ho finito, spero di aver messo alla luce un problema che affligge molti al ritorno alla “bella stagione”, ricordando che la nostra così bella valsassina, per quanto riguarda questa costola dell’urbanistica, ha solo da inchinarsi dinanzi a strade che paiono tavoli da biliardo di luoghi dove nevica molto, ma molto di più.

Cordiali saluti
(lettera firmata)
 

 

 

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