Forse al signor (ex) sindaco non è andata giù la pubblicazione, qualche settimana fa, di una perizia da parte di un tecnico che parlava chiaramente di manchevolezze da parte della sua (di Marconi) amministrazione, in ordine alle condizioni dell’ozonizzatore di Introbio. Abbiamo una notizia per lei, Marconi: quello era un documento pubblico, firmato dalla DB Bagatti di Gallarate (che in quel settore dovrebbe avere esperienza) e non una nostra opinione. Ma da allora, pare che il nostro giornale sia tornato quello che fin dall’inizio Marconi pensava: un foglio "comunista".
E il Marconi che è di un’altra epoca non può certo concepire una testata che non pende da nessuna parte, insomma per l’illustre introbiese la lottizzazione ci deve pur essere, da qualche parte insomma ragazzi dovrete pur stare.
Caro Eusebio, crediamo che i nostri lettori abbiano intelligenza a sufficienza per non dover subire giornalismo targhetizzato; certo ai suoi tempi esistevano il muro di Berlino e i maggiorenti, leggasi potenti di qua e soprattutto di là che pretendevano che la stampa fosse loro sempre accomodante. Era il soviet a decidere cosa dovesse essere pubblicato e guai a scrivere le cose come stavano. Insomma se non fosse per la sua storia fatta di simpatie liberali-missine-forziste-leghiste potrebbe venire il sospetto che lei abbia nostalgia di comunismo sovietico.
D’accordo, lei ha oltre ottant’anni e magari è rimasto inchiodato a qualche sterotipo e a sistemi e contrapposizioni scomparsi da tanto, tanto tempo. Ma quel che conta è il cosiddetto "animus". L’intenzione: dare a noi dei comunisti, nella mente dell’ex sindaco di Introbio è se non un insulto, una categorizzazione. Ci pone, nel suo modo di concepire le cose della vita, della Valle, dell’informazione, nel recinto degli indegni. Allora la seconda notizia è che, detto a lui che si colloca proprio in quell’area politica, la Valsassina è per la sua stragrande maggioranza abitata da gente che vota centrodestra e Lega: se il nostro modesto giornale (con Ballabio News) viene letto ogni giorno da quattromila persone di questa zona allora siamo davvero bravissimi. Come ogni degno infiltrato del Soviet, anche noi abbiamo dissimulato magnificamente, conquistando popolarità – pronti probabilmente al grande putsch.
Insomma, cari lettori, non avrete da queste pagine informazioni fresche dal mondo del marconismo. Come noi, fatevene una ragione. D’altra parte, ottenerne era un tale sforzo… Convincere questo signore a degnarsi di avere a che fare con un giornale on line è stato difficile, un’impresa. Ricordiamo come fosse oggi quando, nei primi mesi del 2009 ovvero poco prima della nascita di Valsassinanews, per presentarci lo contattammo telefonicamente, in Comune (era ancora sindaco); dopo qualche problema di comprensione tra noi comunisti quasi on line e il Golem introbiese, Marconi fece una lunga pausa, stile Celentano. Poi lasciò cadere teatralmente e dall’alto queste due cifre:
"OTTO-ZERO"
Alla ingenua domanda: Ovvero? egli rispose generosamente, donando cotanta saggezza in pillole: "Otto-zero, ottanta cari miei. Io ho ottant’anni, volete che possa mettermi ad accendere un computer per leggere un giornale là sopra a 80 anni?…".
Comunisti e modernisti… Eppure un po’ ci spiace, venire così emarginati a favore di testate diciamo così tradizionali. Certo, meglio avere a che fare con chi ti è amico che con chi pubblica certe brutte brutte perizie. Firmate da tecnici.
Ah, Marconi: una quarta ed ultima notizia. Dovesse essercene un’altra, di relazione come quella della DB Bagatti, la pubblicheremo ancora. Non perché "comunisti" (=nemici) ma perché pensiamo che pubblicare carte importanti e pubbliche come quelle sia non solo un nostro dovere ma pure un diritto. Dei nostri tanti lettori (alcuni anche di oltre OTTO-ZERO anni).
Selezionare le testate con cui relazionarsi è altrettanto un diritto, ma escluderne alcune diventa una forma di censura. Non era roba, quella sì, da "comunisti"?