“La fortuna l’è sorda” è una commedia in tre atti di Luciano Meroni. La storia si svolge a Milano, ai tempi delle vecchie lire. La vicenda racconta di Raffaele Chiesa, un vedovo che riceve in sogno dalla moglie defunta i numeri da giocare al lotto. O meglio, delle indicazioni su quali numeri giocare. Tra mille gag il protagonista scopre questi numeri e decide di giocarli. Il giorno dell’estrazione esce realmente la suddetta quaterna, e la vincita milionaria renderà sordo il signor Raffaele: ma solo per finta, per capire le vere intenzioni del fratello e della cognata – affamati di soldi.

"La commedia, come sempre, è stata scelta in base ai ruoli disponibili, ma soprattutto in base al pubblico" ci racconta Gigi Orlandi, il regista dell’opera. "Scegliamo in base a ciò che può piacere aagli spettatori: sapere che il nostro lavoro fa divertire è una grande soddisfazione, e siamo contenti a nostra volta".

Lo spettacolo è stato rappresentato in questo mese di gennaio del 2013, prima il 6 e il 12 e infine il 13. La partecipazione di pubblico è andata in crescendo. La prima serata ha reso discertamente; poi, complice sicuramente il passaparola, sabato 12 c’è stato il tutto esaurito, e c’è stata moltissima partecipazione anche per l’ultima performance. Domenica bene o male tutti sono riusciti a trovare un posto, e a inizio spettacolo sono rimasti vuoti circa una decina di seggiolini – per lo più nei posti più distanti.

L’esibizione ha soddisfatto comunque tutti, grazie alle prestazione della compagni degli Amici del Teatro di Pasturo. Una piccola realtà locale, che grazie all’impegno di volontari si impegna in rappresentazioni caratterizzate dal dialetto e dal sano divertimento. Una realtà che rende orgoglioso anche il paese, e tutti i suoi abitanti, che non perdono l’occasione per andare a teatro e godersi lo spettacolo.

Sotto: alcune foto della serata di domenica 13 e un breve video della performance