INCENDIO DI CORTABBIO: IN PIEDI SOLAMENTE I MURI PORTANTI



Poco dopo mezzogiorno, l’ultimo mezzo dei Vigili del Fuoco impegnato a Cortabbio ha lasciato la Valsassina. Si tratta dei volontari di Bellano, che dopo il lavoro di spegnimento dei colleghi di Lecco,  rimasti a sorvegliare che i focolai non si riattivassero. Nel caso del fieno il calore infatti lavora lentamente per via della densità delle balle. Ed è proprio la particolarità delle balle che potrebbe essere all’origine dell’incendio per autocombustione. E’ possibile che vista la temperatura di questi giorni alcune di esse, magari raccolte non completamente essicate, abbiano fermentato nella zona più interna, producendo metano e idrocarburi. Le sostanze infiammabili filtrano con fatica, ma può capitare che entrino in contatto con una fonte particolare di calore che le infiamma. A quel punto l’incendio divampa raggiungendo anche temperature molto alte, ma la scarsità di ossigeno che non riesce a penetrare nel tessuto denso del fieno compattato, provoca una combustione solo superficiale che lentamente distrugge via via gli strati più interni.

L’immagine che rimane dopo lo spegnimento delle fiamme è a dir poco spettrale – e ricorda con singolare, drammatica coincidenza, gli effetti devastanti delle fiamme sul vicino agriturismo "Trote Blu", alla fine del 2011.

Più o meno come in quel caso, le fiamme hanno divorato l’interno dell’edificio, stavolta però hanno trovato facile alimentazione nella grande quantità di fieno che era ospitata nella stalla e dunque a restare in piedi sono solamente i muri portanti.

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In queste immagini scattate stamattina gli effetti dell’incendio.

 

 

 

 

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