ECONOMIA/LAVORATORI SANGEMINI IN FERMENTO, IL PIANO NORDA ”NON DECOLLA”



Cresce la preoccupazione tra i lavoratori umbri della Sangemini perché gli effetti della “Cura Pessina” stenterebbero a prendere quota. Anche i canali di distribuzione che il passaggio a Norda sembrava aver riaperto in realtà non hanno portato i frutti sperati, e la merce “finisce regolarmente in magazzino”. A segnalarlo è uno speciale curato dal giornale telematico Umbria24 (in fondo l’articolo integrale) che ha seguito passo passo il lungo percorso di avvicinamento tra Norda e Sangemini, con le trattative, le speranze e le nuove prospettive.

Nelle ultime ore una nuova doccia fredda per i lavoratori Sangemini che vedono la concreta eventualità di uno stop alla produzione, anche a causa di quelle che vengono indicate come alcune scelte aziendali discusse, tra il mantenimento dei vertici aziendali indicati quali i responsabili di precedenti fallimenti. Sempre sulle righe di Umbria24 intervento deciso di Michele Racanella-Flai CGIL”Inutile nascondere che siamo molto preoccupati – dice – e di sicuro la latitanza della nuova proprietà non aiuta a dissipare dubbi ed incertezze.”

Sullo sfondo, chiude, Marco Torricelli nella sua analisi, la vicenda relativa al concordato preventivo: il tribunale di Terni ha rinviato l’adunanza dei creditori al 27 giugno, per un balletto di cifre da 10 milioni di Euro con “il rischio concreto che si prospetta che l’intera operazione possa saltare per aria, rigettando la Sangemini in quel baratro dal quale si credeva fosse uscita".
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> SANGEMINI, LAVORATORI IN PREDA AL PANICO. "MAGAZZINI PIENI,
VENDITE SCARSE E NORDA TACE" su UMBRIA 24

 

 

 

 

 

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