Si tratta di un diciottenne di Primaluna e un ragazzo ancora minorenne di Cortenova. Erano al torneo calcistico in corso al campo di Premana (che prosegue nella notte) quando avrebbero deciso di appropriarsi di un’autovettura – una Seicento – ma non erano molto "in condizione" e dopo aver provato invano a fare retromarcia sono partiti in avanti di botto sfasciando una Panda e un’ "Ape" posteggiate dieci metri dopo il veicolo. Intanto però quanto accadeva è stato notato e i due sono stati bloccati in attesa dell’arrivo della pattuglia dei CC di Lecco.
Gli uomini dell’Arma hanno identificato i ragazzi; non confermata la notizia inizialmente trapelata che sarebbe stata trovata droga addosso ad uno dei due. Entrambi sono stati caricati ulla camionetta dei carabinieri e successivamente portati in caserma nel capoluogo.
A DESTRA: LA SEICENTO RUBATA E INCIDENTATA >
La dinamica dell’accaduto sarebbe la seguente: verso l’una e tre quarti del mattino una signora di 65 anni ha lasciato la sua Seicento nel parcheggio sotto al campo di calcio per portare una felpa al figlio impegnato al "24 ore". I due cortenovesi avrebbero visto che l’auto era aperta e sarebbero riusciti ad impossessarsene, finendo però contro Apecar e Panda.
Una volta combinato il pasticcio si sono dati alla fuga, ma un uomo che li aveva notati li ha inseguiti, acchiappandone uno; l’altro poi è tornato indietro e i giovani hanno tentato di giustificarsi, accusando un inesistente "terzo" complice di aver fatto tutto lui (rubato l’auto, causato l’incidente e infine scappato). Il signore che li ha "beccati" però aveva visto tutta la scena e ha riferito i particolari ai carabinieri nel frattempo arrivati a Premana.
Ma il danneggiamento agli altri autoveicoli è stato a quanto pare perfino una sorta di evento "fortunato": poco più sopra stavano camminando padre madre e tre figli, di ritorno dal campo. Se i due giovani fossero riusciti a "centrare" la strada anziché la Panda e l’Ape, le conseguenze avrebbero potuto essere ben più drammatiche.
Una volta fermati, i due evidentemente "conciati" si sono addormentati nella camionetta dell’Arma. Quando è giunta sul posto, la madre del minore ha scambiato due parole col figlio, risvegliato apposta. Adesso sono entrambi a Lecco.
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