DALLA CASA DI RIPOSO: “PROTETTI, NON RECLUSI. ANDIAMO AVANTI, GIORNO DOPO GIORNO”. E DON ALFREDO…



Sembra così strano sentire gli uccellini cinguettare e veder “fiorire la primavera” e non poter godere di tanta meraviglia. Pare ormai una vita ma noi di Casa Sant’Antonio siamo “protetti” da “soli” 27 giorni. Protetti, non reclusi, la differenza è sostanziale, perché cerchiamo di far capire e sentire a chi abita la Casa Sant’Antonio che la vita continua, che tutto questo verrà superato e che ciò che facciamo lo facciamo perché vogliamo festeggiare ancora tanti compleanni insieme a loro.

27 giorni dopo la “chiusura” della struttura, possiamo dire di aver messo in atto tutto il possibile per poter proteggere e tutelare chi è ospite presso la nostra RSA e chi lavora all’interno di questa struttura.

Speriamo fortemente di superare al meglio questo momento di grande criticità per ognuno di noi: ogni giorno è un giorno nuovo e si cerca di affrontare le situazioni che sorgono o insorgono con determinazione, lucidità e pazienza.
Diventa sempre più importante parlare e parlarci, guardarci negli occhi ed “ammettere” la paura ma anche lavorare nella direzione giusta: proteggersi con tenacia e costanza, restare saldi nell’animo e ricordare il motivo per cui si è qui.

Sono le 19 di un venerdì di primavera, mi sono fermata in ufficio perché volevo inviare questa lettera a nome di chi, come me, ogni giorno accudisce, accompagna e sostiene gli anziani della RSA.

Sono orgogliosa degli operatori, degli assistenti, dei medici, degli infermieri, dell’amministrativa, delle addette alle pulizie e della lavanderia: insieme andiamo avanti e insieme affrontiamo questa crisi, sostenendoci e lavorando INSIEME.

È il solo modo e io li ringrazio. Ringrazio anche i parenti, che ci sostengono “da lontano”.

È difficile continuare “come prima”, perché tutto pare circondato (e affaticato) dalla parola “COVID19”, ma noi ci proviamo e continueremo a provarci: per la festa di San Giuseppe abbiamo festeggiato con le “gocce d’oro ”e i nostri ospiti sono stati felici di condividere con gli operatori un momento di “dolcezza”.

La prossima settimana una delle nostre operatrici, che prima faceva la parrucchiera, taglierà i capelli a tutte le ospiti che lo desiderano o che ne abbiano necessità: una giornata di “remise en forme” per alleggerire i pensieri; stiamo riuscendo a far dire la messa ogni sabato pomeriggio a Don Alfredo: con l’aiuto di Monica e Michele (non potendo far entrare esterni), Don Alfredo viene accompagnato in Chiesa e tutti i piani sono in collegamento diretto alla messa via tv. Un po’ di spiritualità è necessaria per sentirsi vicini e potersi riunire in preghiera.

Oltre a queste iniziative, facciamo in modo che gli ospiti siano sempre in contatto con i parenti tramite i nostri cellulari: abbiamo chiesto ai parenti di inviarci video, dediche e lettere da consegnare e facciamo anche video chiamate. A volte ci commuoviamo insieme a loro, a volte sorridiamo, a volte aiutiamo semplicemente a capire questa “novità” del video messaggio..Tante di queste dediche le abbiamo appese sulla porta di entrata della RSA.
Queste iniziative, insieme ovviamente al rispetto rigidissimo di norme e protocolli, ci portano a questo 27esimo giorno.

Non sappiamo cos’accadrà domani, ma possiamo andare a casa, almeno per oggi, sapendo di aver davvero fatto tutto il possibile.

Andiamo avanti, giorno dopo giorno.

#Andratuttobene

Veronica Bonicalzi

Direttrice RSA Casa Sant’antonio
Barzio

 

 

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