Quarantun giorni dopo la “chiusura” della Casa di riposo di Barzio agli esterni… stiamo e stanno tutti bene.
È un vivere giorno per giorno, una scommessa, una lotta, una voglia di donare (comunque) serenità.
Giorno dopo giorno teniamo “alta la guardia”, condividiamo protocolli e procedure con il personale ma ribadiamo anche la necessità che il clima sia sereno, che non si appesantiscano ospiti (e colleghi) con tristi racconti ascoltati o vissuti. Non significa fingere, ma creare una zona “neutra” in cui poter stare (e far stare) sereni.
Ringrazio gli operatori, preziosi più che mai. Tutti.
Qualche giorno fa abbiamo colorato e firmato tre divise: tutti gli operatori sono stati orgogliosi di partecipare all’iniziativa, sapendo che quelle divise sarebbero state appese fuori dalla struttura per dare un’immagina di unione, colore e determinazione, parole che in questo periodo è bello sentire “respirare” tra i corridoi.
Non è sempre semplice tenere insieme i pezzi, e non sappiamo cosa accadrà, ma posso dire con orgoglio che abbiamo superato il quarantunesimo giorno e stiamo bene. Un altro giorno è andato e domani ricominceremo a lottare, ognuno con i propri momenti di debolezza (che vengono accolti e condivisi per creare una rete) ma insieme.
Restiamo sempre a disposizione per far mettere in contatto i parenti con gli ospiti ogni volta che lo desiderino o per far avere informazioni cliniche dagli infermieri. Possono altresì inviare pensieri, disegni e dediche che condividiamo con gli ospiti. I parenti rispondono con fiducia e apprezzamenti che vengono condivisi con il personale.
La porta di entrata della Rsa di Barzio è sempre più piena di dediche e rassicurazioni non solo dei parenti ma di persone del paese e amici che ci sostengono da lontano.
Un ringraziamento anche al postino, che ogni giorno sul giornale che lascia fuori dalla porta scrive una dedica e un saluto: ogni gesto è importante e significativo.
Non sappiamo se andrà tutto sempre bene, e non è sempre facile essere forti e positivi: non voglio fare del buonismo ma in una situazione così critica non posso che essere orgogliosa del personale, innamorata del mio lavoro e certa che qualunque cosa accadrà, remeremo insieme.
direttrice della Rsa casa Sant’Antonio di Barzio