PASTURO – Nella giornata del 9 settembre 1966 il Corriere della Sera fa un bilancio della prima edizione della Sagra delle Sagre. Quell’anno i visitatori furono 40.000 e, secondo il Corriere, “le quarantamila presenze sono un bilancio che qualifica la mostra nel modo più assoluto”.

“Ogni paese della Valle vi ha contribuito col meglio del proprio ingegno e del proprio lavoro –spiegano al Corsera – l’interesse per la Sagra delle Sagre è aumentato grazie anche alla presenza di oggetti e criteri talvolta curiosi che hanno assicurato un interesse vivo anche per le edizioni future”.

Tra gli oggetti curiosi presenti alla prima Sagre nel 1966 c’era il “campanaccio a sveglia”, invenzione premanese che secondo il giornalista del Corriere minacciava di spedire in pensione il mandriano.

Visto che “da un pezzo le mucche preferiscono questo nuovo aggeggio perche il campanaccio trillando all’ora stabilita grazie all’orologio incorporato, manderà le bovine alla mungitura senza scomodare alcuno”. Anche Introbio presentò in Sagra qualcosa di innovativo e curioso, in questo caso una macchina per fare la polenta, un “polentone” industriale capace di mescolare la polenta sopra i fornelli sostituendo le braccia, vero e proprio robot tecnologico.

Ballabio, Pasturo e Introbio hanno portato formaggi alla mostra, mentre Barzio fornì i tradizionali “cabbiadini“. I grandi assenti nel ’66 sono stati i vini di pregio – non così le acque, di gran lunga le regine della fiera con le bottiglie provenienti da Tartavalle. 

Tanti gli oggetti in rame portati da Taceno, tra i quali il pentolone di tre quintali acquistato ai tempi dall’ente Fiera di Milano e messo in mostra proprio a Pasturo in occasione della Sagra delle Sagre del 1966.

“In mezzo al bailamme della Sagre delle Sagre – conclude il cronista – c’è da prendersi il capogiro ma indubbiamente, filtrando con calma il giudizio, apparve evidente come la Valsassina e Lecco costituiscano un singolare bacino di turismo e di artigianato”.

F. M.

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Foto di copertina (prima edizione 1966) dal sito ufficiale della Sagra