“GRAZIE GIOVANNI”. IL SALUTO DEGLI ALPINI AL CAPOGRUPPO SCOMPARSO



Ci sono dei momenti nella vita di ognuno di noi, quando trovare le parole per salutare un amico, nel suo ultimo viaggio, diventa difficile. Oggi è uno di quei momenti, perché non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare te Giovanni come uomo, come alpino nella tua missione svolta all’interno della nostra comunità e nella nostra associazione.

In questo triste giorno sarebbero molte le cose che avremmo voluto ricordare di Te: la Tua serietà, il tuo senso del dovere, la tua disponibilità ma soprattutto la tua grande passione: gli alpini.
Nel lontano 1966, con la collaborazione di una quindicina di ragazzi, hai avuto la forza e il merito di riprendere il percorso interrotto alcuni anni prima, rifondando il gruppo di Cortabbio e diventandone capogruppo, carica che hai mantenuto per quasi mezzo secolo. In questi cinquant’anni passati sei stato uno dei cardini di tutte le iniziative della nostra comunità e del gruppo alpini, motivando tutti i tuoi collaboratori si sono trasformate idee e progetti in realtà fino addirittura a trasformare alcuni angoli del nostro paese.

Un percorso lungo il tuo, non sempre facile e nel quale hai incontrato anche difficoltà soprattutto nel coordinare e nell’amalgamare le idee e i punti di vista di tutti noi associati ma che con accortezza, diplomazia e tanta pazienza hai saputo superare ed il gruppo ha dimostrato unione e solidarietà d’intenti nel lavorare insieme per il bene della nostra comunità.

Concludo leggendo un estratto della lettera scritta dal maggiore degli alpini Mario Agostoni che tu hai considerato come la tua guida, il tuo consigliere quando muovevi i primi passi nel gruppo appena nato, in questa lettera scritta il 28 aprile 1968 in occasione dell’inaugurazione del gagliardetto del nostro gruppo diceva: “Rivolgo un plauso ed una lode ai giovani alpini di Cortabbio che con pazienza, tenacia e volontà hanno saputo ricostituire il Gruppo il cui gagliardetto, oggi, a coronamento dei loro sforzi, è stato benedetto”; il maggiore Agostoni utilizza questi tre sostantivi: pazienza, tenacia e volontà che, in un certo qual modo, sono state le doti che nella tua vita e nella vita della nostra associazione ti hanno permesso di raggiungere gli obbiettivi e realizzare i sogni.

Grazie Giovanni

IL TUO GRUPPO ALPINI DI CORTABBIO

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