MARGNO – Il gruppo “Sferruzzando in Valsassina” associato a “Cuore di maglia”, composto da 15 donne, è nato con lo scopo di creare capi in maglieria fatti a mano per aiutare tutti i bambini nati pretermine ricoverati in terapia intensiva.
Renata Arrigoni è la referente per l’Alta Valsassina “Siamo un gruppo di 15 donne, di Margno e Casargo, ci piace lavorare a maglia e abbiamo trasformato questa nostra passione per uno scopo benefico. Lavorando a maglia, utilizziamo soprattutto lana merinos, creiamo dei capi che andranno ai bambini prematuri nelle terapie intensive, oppure facciamo altri piccoli lavoretti che venderemo in un mercatino per finanziare l’acquisto della lana – racconta Renata -. Una parte di questa ci viene fornita dal gruppo ‘cuore di maglia’ ma noi preferiamo aiutare ulteriormente il gruppo e comprare con i nostri lavoretti la lana”.
“Prima della pandemia, grazie alla CRI Premana, che ci concedeva il locale nella loro sede di Casargo, avevamo un ritrovo un giorno alla settimana, purtroppo con il Covid questo non è più stato possibile ma noi continuiamo a sferruzzare. Ci piace pensare che attraverso il nostro lavoro a maglia faremo sentire meno sola una mamma. Il kit primo legame composto da scarpette, cappellino, sacco nanna, mini twist e doudou che realizziamo, è una specie di ‘coccola per la mamma’, un’attenzione nei suoi confronti, per farle sapere che, anche se il suo bambino è arrivato prima del tempo, c’era qualcuno pronto ad aspettarlo e a farlo sentire protetto come nell’utero materno. Il nostro gruppo fa riferimento al gruppo di Erba attraverso la signora Laura Frigerio”. Conclude Renata.
Cuore di maglia è una Onlus nata nel 2008 che porta i suoi corredini in più di 90 reparti italiani di Terapia intensiva neonatale (TIN). La referente di Erba, Laura Frigerio, spiega il suo impegno nel territorio: “Sono la referente per Como e Lecco, con me ci sono 58 tesserate, tra di loro le 15 donne dell’alta Valsassina, inoltre abbiamo anche chi ci aiuta senza essere nostra associata, non essendo obbligatorio il tesseramento. I nostri lavori vengono consegnati nei reparti di Terapia intensiva neonatale e Maternità dell’ospedale Manzoni di Lecco, nella terapia intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, nella Terapia subintensiva dell’ospedale Valduce di Como e nel reparto di maternità dell’ospedale Fate Bene Fratelli di Erba. La nostra priorità è rivolta ai bimbi prematuri, poi anche ai bisognosi. Prima della pandemia abbiamo aderito al progetto ‘una calda accoglienza’, dotando i mezzi Areu di un kit composto da cappellino, scarpine e copertina per avvolgere i bimbi appena nati e questo ha avuto un riscontro positivo, la temperatura misurata al momento della nascita e al momento dell’arrivo in ospedale aumentava, grazie alla lana merinos dei capi in cui i bimbi erano avvolti”.
“Parte importante dei nostri kit per le terapie intensive – prosegue Laura – sono i doudou confezionati ad uncinetto, è un quadrato con dei riccioli, che ricordano il cordone ombelicale, con cui il neonato può interagire evitando di strappare i tubicini a cui è attaccato e gli serve anche da stimolo neurologico. Inoltre è utile anche per le mamme che non possono toccare il figlio perché all’interno dell’incubatrice. Da un anno e mezzo la Tin di Lecco sta utilizzando dei seni che abbiamo confezionato all’uncinetto e vengono utilizzati per insegnare alla puerpera come si allatta il figlio o per stimolare la produzione del latte. Successivamente ci è stato richiesto anche dall’ospedale Valduce e dal Fate bene fratelli di Erba, ne abbiamo confezionato uno per ogni operatore sanitario. Questo è stato molto utile anche per le donne straniere che non parlano italiano”.
Renata Arrigoni invita tanti appassionati di lavori a maglia o uncinetto a seguire la pagina Facebook Sferruzzando in Valsassina per rimanere costantemente aggiornati sui lavori e le iniziative.
I Lions Triangolo Lariano hanno finanziato l’acquisto di filati per realizzare i kit.
I. B.