DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA SESTA DOMENICA DI AVVENTO



Presso il santuario francescano della Verna, luogo in cui S. Francesco ricevette il dono delle stigmate, c’è una ceramica di Andrea Della Robbia meravigliosa. Racconta in modo straordinario l’annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria soffermandosi sul momento appena precedente il “SI” di Maria. Pur nella bellezza e nella straordinaria delicatezza con i personaggi sono raffigurati traspare la descrizione di una intensissima e trepidante attesa da parte di Dio Padre, di Gabriele e dello Spirito Santo della risposta di Maria.

Si percepisce la probabile l’intenzione del Della Robbia di farci pensare che Maria avrebbe anche potuto sottrarsi alla richiesta di Dio. E’ raccontata stupendamente l’attesa del SI cui è sospesa la decisione di Dio di farsi carne nel suo grembo. Cosa sarebbe accaduto se avesse detto “no”?
Maria ha una mano sul cuore, lo sguardo assorto. Con l’altra mano tiene sul grembo un libro aperto, si leggono le parole della profezia di Isaia: “ecco la vergine concepirà un figlio…”.
L’ascolto diventa meditazione e preghiera, la parola di Isaia potrebbe diventare realtà in lei, nel suo grembo vergine la Parola potrebbe farsi carne.

L’angelo Gabriele è in ginocchio con le mani giunte davanti a lei. Attende pregando. E’ bellissimo il “contrasto” tra il significato del suo nome, “forza di Dio”, e quello che sta facendo. Accade sempre così, la forza di Dio attende sempre il consenso della nostra libertà.

In alto a destra è raffigurato Dio Padre, nella corte angelica, con le mani aperte e lo sguardo fisso su Maria attende la sua risposta.

Lo Spirito Santo è raffigurato con il simbolo della colomba. Davanti a Maria è nella posizione dello stallo, muove velocissime le ali per rimanere lì, ferma, in attesa.

Tutto attende il “SI” di Maria. Se dice “SI” il verbo in lei si fa carne, ci sarà Gesù.
L’opera esalta in modo straordinario quindi la risposta di Maria: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua Parola. Questa frase è scritta alla base del bassorilievo come se ne fosse il titolo.

Anche tutta la nostra vita è avvolta da “attesa” nei nostri confronti. Chi ci sta accanto certamente ma, possiamo pensare, il mondo intero attende il nostro “SI” a una Parola del Signore che ci interpella personalmente. Se diciamo “SI”, semplicemente accade che la Parola si fa carne….accade il regno di Dio. E c’è più gioia, più pace, più fraternità, più giustizia, più amore.

Maria ci aiuti a comprendere che Dio vuole donarci gioia (Rallegrati, Gioisci!), per questo non ci farà mai mancare la sua Grazia capace di trasformare la nostra vita se noi con tutta la nostra libertà siamo pronti a dire “SI” alla sua volontà.

Osiamo chiedere insieme questo dono prezioso il prossimo Santo Natale: il percepire con grande trepidazione l’attesa che ci avvolge di un nostro SI a una Parola del Signore.


Don Stefano Colombo

Casa Paolo VI – Concenedo

 

 

 

 

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