RACCONTI BESTIALI: “LO SGUARDO SILENZIOSO”

VALSASSINA – Nuova puntata della rubrica di VN dedicata al mondo degli animali – in particolare (ma non solo) quelli che ci sono più vicini e fanno proprio parte delle nostre famiglie. RACCONTI BESTIALI è uno spazio quindicinale che ogni due settimane ci accompagna alla scoperta dei nostri amati cani, gatti e altre creature da comprendere per apprezzarle al meglio. A cura delle veterinarie Rosa Gorio ed Elisabetta Mariani.

RACCONTI BESTIALI – Lo sguardo silenzioso: quando guardarsi negli occhi fa bene alla relazione

Quante volte abbiamo sentito la frase “ non guardare il cane dritto negli occhi, altrimenti si sente minacciato?”.. io personalmente tantissime.

E in parte può avere la sua valenza, ma come spesso succede, tutto va contestualizzato e ogni situazione è a sé.

Innanzitutto dobbiamo precisare, come già detto altre volte, che la comunicazione dei nostri cani è una comunicazione varia  che attraversa diversi canali, innanzitutto quello olfattivo ( per noi meno condivisibile) .. ma è una comunicazione anche visiva, in cui posture, prossemica gestualità e mimica giocano un ruolo importantissimo.

Sì certamente, anche la comunicazione vocale o acustica ha la sua valenza .. ma per una volta, in un mondo tanto chiassoso e in cui tutti alzano la voce convinti così di farsi ascoltare meglio, per una volta concentriamoci su una comunicazione silenziosa e densa di contenuto e di emozioni.

Soffermiamoci ad osservare e a comprendere ciò che il silenzio ci suggerisce.

Gli occhi comunicano intenzioni ed emozioni differenti, quando sono aperti, sgranati, oppure chiusi o socchiusi, quando le pupille sono dilatate ( midriasi) oppure in miosi.

 Osserviamo lo sguardo nella comunicazione tra conspecifici: i cani possono decidere di deviare il loro sguardo girando la testa in segno di  evitamento di un conflitto, e in questo caso stiamo parlando di segnali calmanti, o segnali di pacificazione.

Quindi uno sguardo che va altrove, lontano, può essere un messaggio pacifico per  allentare una tensione o anche per calmare se stessi.

Pensiamo quanta saggezza e quanta diplomazia in una comunicazione silenziosa di questo tipo in cui semplicemente si distoglie lo sguardo e lo si dirige altrove. Invece che mandarsi direttamente a quel paese!!

Esistono degli sguardi tra cani che dicono tutt’altro e che già a distanza risuonano come avvertimento o minaccia. Certamente in questi casi lo sguardo dice chiaramente che è meglio rispettare le distanze di sicurezza e restare nella nostra zona senza invadere spazi intimi altrui.

Esistono sguardi di diffidenza e cani che , nel loro profilo emotivo destinano questo sguardo alla maggior parte degli individui che non appartengono ad un gruppo affiliato: se compresi e ascoltati non sono preludio di un comportamento aggressivo.

Chi di noi ha condiviso un pezzo della propria vita con un cane può ricordare come alcuni momenti siano ancora più speciali per quello che ci si è detti con uno sguardo.

Io personalmente ho nel mio cuore gli sguardi di reciproca fiducia, quelli di richiesta di aiuto, quelli di intesa e consenso dei miei cani e di tanti di quelli che ho conosciuto nei miei percorsi educativi.

Ognuno di questi sguardi ha il suo significato e il suo valore, anche e soprattutto all’interno della relazione che con ognuno di questi individui ha creato con me.

In una situazione nuova, che desta preoccupazione o curiosità, lo sguardo di un cane , rivolto alla persona di riferimento, diventa un modo rapido e diretto per comprendere come l’umano stia vivendo quella situazione, e uno sguardo rassicurante è la risposta che in quel momento incoraggia il cane verso nuove e sicure esperienze, esattamente come lo sguardo di un genitore verso il proprio bambino alla scoperta del mondo.

Anche la scienza conferma che quegli sguardi tra uomo e cane, all’interno di una relazione, producono effetti benefici l’uno per l’altro.

Studi rivelano infatti che sia nel cane che nell’uomo, quello sguardo di affetto produce un aumento del rilascio di ossitocina, l’ ormone per eccellenza del legame affettivo, lo stesso che viene rilasciato durante l’allattamento di un bambino o di un cucciolo.

Tutto ciò, ovviamente quando questi sguardi si ritrovano all’interno di una relazione: perciò gli sguardi di intesa, di complicità , di condivisione, sono ingredienti fondamentali del percorso di nascita e crescita della relazione stessa. Comunicare pacificamente intenzioni ed emozioni anche attraverso gli sguardi è un suggerimento che mi sento di dare . eviteremo così di mostrare ai nostri cani il nostro sguardo solo quando siamo alterati o lo stiamo sgridando per un momento di incomprensione.

Troppo spesso mi capita di vedere sguardi di cani che non vengono assolutamente recepiti dagli umani di riferimento e questo mi dispiace tantissimo: sono occasioni perse, momenti sprecati e relazioni che si incrinano o che non nascono mai.

Il suggerimento di oggi è dunque, quello di lasciarsi attrarre e catturare dal mondo di sguardi che nascono con i nostri cani, compagni di vita. Solleviamo gli sguardi dal cellulare, anzi per una volta lasciamoli proprio a casa e gustiamoci momenti di condivisione con lui/ lei dove un rapido o più prolungato sguardo diventa un modo per perdersi l’uno nell’altro e per conoscersi più intimamente.

Dr.ssa Rosa Gorio

Presentazione delle nostre professionalità

Eccoci qui! Come quando si entra in una casa nuova sono d’obbligo le presentazioni: siamo le dottoresse Rosa Gorio, medico veterinario esperto in comportamento ed Elisabetta Mariani, biologa con indirizzo fisiologico etologico.

Entrambe siamo educatori cinofili con approccio cognitivo zooantropologico e ci occupiamo prevalentemente di cani, ma non solo.

Questa rubrica vuole raccontarvi delle curiosità sul mondo dell’animalità, ma anche sfatare miti e false credenze sulle creature grandi e piccole che popolano il nostro mondo, in particolare il nostro territorio valsassinese.

Non siamo “autoctone”, ma abbiamo scelto di vivere in Valsassina con le nostre famiglie, quindi ci perdonerete se parliamo di questo territorio come anche un po’ nostro: questa valle ci ha adottato e fatto sentire parte di questa comunità. La nostra formazione parte dall’Università perché entrambe abbiamo scelto delle facoltà che hanno come obiettivo lo studio del mondo animale e del suo benessere, pertanto il nostro percorso si è sempre arricchito di stages e specializzazioni che ci hanno portato ad avviare delle professioni con questi tipi di indirizzo.

Siamo unite, oltre che da un’amicizia decennale, anche dalla passione per la pedagogia, l’etologia e la comunicazione nel mondo animale. Il nostro approccio si differenzia dal metodo addestrativo in quanto tiene conto del mondo sistemico e del gruppo sociale a cui appartiene quell’animale, quindi per noi le modalità di intervento sono di carattere multidisciplinare.

Ci piace sognare e, in collaborazione con ATS Monza Brianza, abbiamo avviato delle serate per il conseguimento del “patentino per proprietari di cani” in modo da fornire più informazioni possibili, sostenute da persone qualificate, per fare cultura in ambito cinofilo, ma non solo. Grazie a questa opportunità, potremo arrivare a più persone e fare conoscere questo mondo e questo approccio che caratterizza le nostre professionalità e il nostro sguardo sul mondo.

Vi aspettiamo!

Dr.ssa Elisabetta Mariani

Biologa e Formatrice
Istruttrice cinofila
con approccio CZ

Dr.ssa Rosa Gorio

Medico Veterinario esperto in comportamento
Educatore cinofilo con approccio CZ

 

L’ARCHIVIO DI ‘RACCONTI BESTIALI’