Per l’ozono la prima soglia da non superare è fissata ai 180 ug/m3, e la centralina posizionata a Moggio ieri 29 giugno ha rilevato 195 ug. Un livello ancora lontano da quello dell’allerta (la soglia di allarme scatta infatti a livello 240) ma comunque da tenere attentamente sotto osservazione. E se da un lato esistono località come Valmadrera (217) e Colico (206 ug/m3) con situazioni peggiori, sorprende vedere come la rilevazione valsassinese si dimostri peggiore rispetto a quelle di via Sora a Lecco (191)
[fonte: ARPA Lombardia]
L’ozono (O3) è un inquinante gassoso inodore e incolore che in alte concentrazioni può creare problemi di salute della popolazione, soprattutto ad anziani e malati cronici, ma anche ai bambini. Le concentrazioni nell’aria in provincia di Lecco (e non solo vicino agli scarichi) hanno superato le soglie di informazione da alcuni giorni e con le previsioni meteo di caldo e sole la situazione è destinata a peggiorare. Per sensibilizzare le amministrazioni locali e la popolazione circa le dinamiche della diffusione di ozono, gli effetti sulla salute e i metodi di prevenzione comportamentale da suggerire, la Provincia di Lecco ha predisposto alcune regole comportamentali che verranno inviate a tutte le amministrazioni locali per permettere ai Sindaci di fornire quelle informazioni previste dalla legge in caso di superamento delle soglie di informazione e di allarme; verrà inoltre pubblicato sul sito internet www.provincia.lecco.it un decalogo con regole pratiche.