I colleghi di lavoro, stando all’accusa sostenuta giovedì mattina in aula dal Vpo Pietro Bassi, avrebbero rivolto frasi pesanti, a sfondo razzista, al senegalese Ahmed Seye Papa (patrocinato dall’avvocato Marilena Guglielmana). "L’unico particolare che ho appreso dal mio titolare – ha dichiarato inoltre la segretaria-testimone – è che Seye Papa si era lamentato che un collega avesse condotto apposta l’escavatore, facendolo passare su un suo piede".
Il fatto sarebbe avvenuto mentre la presunta vittima stava reggendo un palo e il collega D. B. movimentava il braccio telescopico con l’escavatore: secondo il legale del senegalese, "un ennesimo esempio di trattamento discriminatorio nei confronti di Seye Papa". Molto diversa invece la visione degli avvocati dei due imputati, per i quali si sarebbe trattato solo di uno scherzo finito male. Altri testimoni, G. M. di introbio e un terzo dipendente dell’azienda (A. M.) hanno affermato di non aver mai sentito rivolgere insulti nei confronti di Seye Papa, precisando anzi che quest’ultimo "andava spesso a pranzo coi due colleghi".
Il processo è stato aggiornato al 10 gennaio 2013.