L’incontro è stato voluto e organizzato dal sindaco di Pasturo Guido Agostoni, che ha invitato i sindaci della Valle – da Ballabio a Premana – per una serata nella quale a "far chiarezza" è stato chiamato Virginio Brivio, sindaco di Lecco, presente in qualita di presidente dell’assemblea dei primi cittadini dell’ATO (ovevro l’assise che dovrebbe governare le scelte relative proprio alla risorsa idrica nella provincia di Lecco).
Nonostante l’evento fosse riservato ai primi cittadini valsassinesi, è stata accettata di buon grado la presenza della stampa e del Movimento 5 Stelle. Da sottolineare la presenza davvero massiccia di Ballabio, rappresentata da sindaco e ben quattro assessori.
Brivio ha voluto dare un inquadramento sulla situazione generale. Con il referendum gli enti locali sono stati scelti come titolari primi per la scelta del tipo di affidamento. La decisione finale è presa dal consiglio provinciale, su proposta del consiglio speciale dell’ATO. La scelta finale è comunque dei 90 comuni, inoltre prima i sindaci danno un orientamento, poi viene costruito il modello. C’è stata un’indagne comparativa che ha portato ad esprimere, il 20 dicembre 2012, un primo atto di indirizzo, escludendo la cosiddetta "azienda speciale". Inoltre sono state identificati 3 possibili modelli: da una parte Idrolario e Lario Reti con la nuova Srl Idroservice, dall’altra una newco, una società costituita ex novo.
Dopo le spiegazioni, è stato il momento delle domande. In particolare, le critiche sono arrivate da Ballabio. Secondo l’assessore all’Ambiente Paolo Dell’oro "La Valsassina è poco rappresentata nella questione del sistema idrico. Questo territorio ha delle grandi potenzialità e dovrebbe essere rappresentato meglio". Riguardo alla gestione attuale Idrolario/ Lario Reti, i sindaci hanno pareri abbastanza discordi. Le critiche arrivano da Cortenova e soprattutto Primaluna. Dall’altra parte Pasturo, Cassina, Cremeno, Morterone e Taceno apprezzano il lavoro fatto finora, ben contenti di aver affidato un problema così impegnativo a un ente a parte.
Sulla questione rappresentanza, il primo cittadino di Taceno Marisa Fondra replica che "la colpa è dei Comuni, che in queste occasioni non si muovono nella stessa direzione, ma ognuno vuole andare dalla sua parte".
Secondo Brivio comunque "Il servizio è efficiente: i problemi sono anche gli impianti da regolarizzare e da sistemare. Servirebbe un sistema di comunicazione tra i corsi d’acqua più efficiente, e sono necessari molti investimenti".
Il presidente dell’ATO inoltre chiarisce le preoccupazione sul rapporto pubblico/privato della società (incalzato sul tema dal sindaco di Barzio Andrea Ferrari). "È un vincolo contrattuale. Nel momento in cui Idrolario, Lario Reti o la NewCo entrano in borsa o fanno entrare il privato in società, vengono meno al contratto e l’ATO è obbligato a revocare l’affidamento".