La seduta di giovedì è iniziata attorno alle 20.30. Dopo la consueta approvazione dei verbali, il consiglio è entrato nel vivo ed è intervenuto Fulvio Tantardini, che ha chiesto qualche minuto per la lettura di un comunicato, "per chiarire la propria posizione, al di fuori del gruppo Val Biandino, dopo essersi preso dello shizofrenico". Il consigliere si sente più demotivato che schizofrenico. "Avevo buoni propositi, ma mi sono accorto che la politica – anche a livello di paese – si riduce a una guerra di simpatie e antipatie personali. Un appunto va poi anche al nostro giornale: "Non riesco a credere ciò che ho letto martedì su Valsassinanews", riferendosi probabilmente al pezzo sul toto-sindaco di Introbio.

Il sindaco Rupani ha accettato le critiche, rispondendo a sua volta alla minoranza: "Finchè ci si astiene o si vota contrari non si risolve niente e non c’è dialogo". Gianfranco Magni ha invece ribadito come "gli interessi personali devono rimanere fuori dalla politica".
 

14MILA EURO DI AVANZO

E’ statapoi la volta dell‘approvazione del consuntivo 2012. Nell’introduzione il primo cittadino ha spiegato brevemente la difficle situazione: gli avanzi di amministrazione sono solo di 14mila euro. Molte opere non sono state attuabili, non avendo avuto i previsti trasferimenti dallo Stato". La pista ciclabile è stata depennata, come del resto i Sentieri della Fede. Anche i costi per la messa in sicurezza degli edifici comunali sono stati tolti".

Il segretario Bongini ha spiegato meglio la situazione con qualche cifra. "Nel 2012 ci sono stati incassi per 1.473.000 euro, e spese per 1.535.000 euro. Il fondo cassa è diventato di 107mila euro. Togliendo altre spese, rimangono appunto circa 14mila euro". Quest’anno poi anche il Comune di Introbio deve rispettare il patto di stabilità, con le relative problematiche riguardo alle spese di investimento. "Comunque qualche margine di manovra c’è".

Gianfranco Magni invece ha sottolineato due grandi problematiche: la sicurezza degli edifici e la situazione tecnologica, relativa alla diffusione della rete mobile e di internet. Selva invece ha chiarito che non si fa molto semplicemente perchè non ci sono più soldi, e quindi "bisogna fare di necessità virtù".

Le maggiori critiche invece sono arrivate da Eusebio Marconi. "Non bisogna essere passivi, gli obiettivi si raggiungono solo se si attacca. Bisogna rischiare qualcosa" ha sottolineato l’ex sindaco di Introbio.
 

ADESIONI E ADOZIONI

Il trezo punto ha riguardato l’adesione al CEV (Consorzio Energia Veneto) per la gestione dell’energia degli impianti comunali. Una scelta obbligatoria, criticata però da Gianfranco Magni, unico voto contrario. Quindi sono stati presentati e adottati: piano zonizzazione acustica comunale; piano regolatore cimiteriale comunale; componetne geologica, idrogeologica e sismica comunale; reticolo idrico e fasce di rispetto.

IL PGT

All’ottavo punto  l’attesa adozione del Piano di Governo del Territorio. Come ci si aspettava, all’ultimo punto si è scatenata la "fuga". Molti consiglieri – lo stesso sindaco e il vice – hanno preferito lasciare l’aula, per la questione dell’incombatibilità con PGT. Fatto sta che al tavolo sono rimasti in otto, e Selva ha ricoperto la presidenza della seduta.

Dopo il via vai, Marconi ha espresso il suo dissenso verso alcune tematiche riguardanti il PGT. L’assessore Acquistapace ha risposto alle critiche più o meno attinenti, presentando anche brevemente il piano. Quindi ha parlato l’architetto Egizi, che ha redatto anche a Introbio il suddetto PGT.

Nella votazione finale si sono astenuti Magni e Artusi, così come Tantardini: è bastata perciò la maggioranza dei 5 consiglieri "di governo"rimasti per adottare il PGT. Particolare la posizione di Marconi, favorevole al piano e agli obiettivi, ha votato contro perché attende "risposta scritta e firmata" sui 7 punti ai quali ha risposto Acquistapace.