ALTA VALSASSINA SUL CFPA ‘RISTORANTE’: ”VA BENE COSÌ, MA NON SI ALLARGHI”



Proprio l’altra sera si è riunito il consiglio dell’Agenzia di Sviluppo Turistico "Alta Valsassina". E l’eco del recente mega banchetto allestito al CFPA di Casargo in occasione delle nozze del sindaco di Premana è arrivata, rimbombante, fino alla riunione del direttivo presieduto da Stefano Gianola. Il quale ha registrato i malumori "di parecchi associati" – anche se il consiglio non ha votato alcuna mozione o presa di distanza, anzi. Gianola ha rilasciato a Valsassinanews una lunga dichiarazione sul tema, dopo aver verificato che il dibattito è aperto e come detto coinvolge proprio un certo numero di iscritti alla sua Agenzia (in particolare ristoratori della zona).

"Partiamo dai dati di fatto – attacca l’animatore di ‘Alta Valsassina’ – cioè dal tema dei rapporti tra il territorio e la scuola alberghiera. Ci è ben presente da anni, tempo fa io stesso parlai col direttore del CFP Cimino e lui aveva garantito che non avevano alcuna intenzione di andare a fare concorrenza agli esercizi esistenti, limitando le iniziative pubbliche, mi disse, a una-due occasioni all’anno e solamente per scopi didattici e formativi. In ogni caso si sarebbe trattato di pranzi o cene per un numero di coperti superiore al massimo offerto da un singolo locale della nostra area. Questo l’ "accordo" fatto un paio di anni fa. Nello specifico, abbiamo compiuto alcune verifiche sul ‘famoso’ matrimonio di sabato scorso: fiscalmente e formalmente è tutto a posto, esiste regolare fattura per un banchetto sul quale è stato concordato un prezzo assolutamente di mercato. E un pranzo come quello, per 260-270 persone, lo consideriamo un fatto abbastanza isolato e occasionale.

"Rimane tuttavia – precisa Gianola – una questione di opportunità, se cioè sia corretto attuare iniziative di questo genere. E’ giusto, ci siamo chiesti, che in una struttura pagata con fondi pubblici sia per la costruzione sia per il funzionamento, si svolgano attività di tipo commerciale? Per questo, il consiglio direttivo ha considerato unanimemente l’ipotesi di coinvolgere l’Alberghiero in proposte che siano coerenti con gli obiettivi anche di Alta Valsassina. Il nostro pensiero su quella realtà è che non si possa cosiderarla una struttura che va bene solo in certi momenti (ad esempio quando risolve i problemi di ospitalità per il Giir di Mont o il Malamute Day o quando veiene buona per la cena ufficiale della ‘Capra Orobica‘ e così via), cioè in occasioni per le quali diversamente non sarebbe possibile organizzarsi altrove, nei dintorni. Secondo noi la scuola di Casargo rappresenta una risorsa per il territorio e come già dichiarato al vostro giornale dai vertici del CFP, dà un certo prestigio a tutta la Valle. Premesso tutto questo – conclude il presidente di Alta Valsassina – rimane il fatto che se l’Alberghiero dovesse invece entrare in qualche modo ‘nel mercato’ in termini generali, come un qualsiasi operatore economico, allora saremmo i primi ad intervenire e ad opporci fermamente e in tutte le sedi".

Insomma, per sintetizzare: all’agenzia (che si sta aprendo all’intera Valsassina) il CFPA sta bene così. Purché, come si suol dire, "non si allarghi".

 

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